Mutui in Abruzzo, la fine del tunnel è ancora lontana

11 Dicembre 2014   06:31  

In numerose regioni italiane si intravvedono dei timidi segnali che fanno da preludio ad una possibile ripresa del mercato delle compravendite immobiliari, che rimane a tutt’oggi uno degli indicatori più importanti per poter valutare l'andamento dell'economia reale. Tuttavia in Abruzzo i segnali che giungono non sono molto confortanti, a causa di una perdurante diffidenza di fronte alle varie forme di “investimento” che non siano immediatamente liquidabili (non a caso il risparmio è stato orientato prevalentemente sui conti deposito, da quanto riportato nel Bollettino della Banca di italia).

In base allo studio di Tecnocasa sull'andamento del mercato dei mutui, l'Abruzzo torna in campo “positivo” nel senso che interrompe la serie di contrazioni registrate fino ad ora, con un incremento che è di circa l'11% rispetto al periodo precedente (calcolo fatto però su base annua e non mensile). Tuttavia un grande contributo è stato offerto dai mutui di ristrutturazione e dai mutui di surroga, mentre quelli di acquisto non fanno segnare delle variazioni molto interessanti, se non in provincia di Teramo, che è stata anche la provincia che si è dimostrata più attiva nell'incontro tra il lato della domanda e dell'offerta.

Le cause di questa grande difficoltà nel far ripartire il mercato sono imputabili a numerosi fattori, ma indubbiamente il livello dei prezzi ha contribuito negativamente, soprattutto per quanto riguarda il mercato degli affitti, che non spinge coloro che hanno le possibilità ad effettuare un investimento immobiliare, ad affrontare il gravame legato soprattutto alla tassazione del mattone. In particolare colpisce però il fatto che la provincia di Chieti, che è anche quella nella quale si registra il costo medio al metro quadro più basso rispetto all'intera Regione, con i suoi 1500 euro, è stata anche quella nella quale le compravendite sono andate in ulteriore fase contrattiva, con un trend negativo anche per l'erogazione dei mutui (vantando il peggiori risultato con un -11%).

La ragione è da imputare proprio al fatto che si tratta della zona in cui i prezzi si sono abbassati più rapidamente, nell'acuirsi della crisi, per cui ora stanno sostanzialmente affrontando una fase di stabilizzazione, ma che a sua volta rallenta una possibile ripresa. Il prezzo medio regionale è superiore ai 1600 euro, ma si tratta di valori molto lontani dal prezzo massimo post crisi, registrato a Dicembre 2012, quando si superavano i 1740 euro.

 


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