''Nadia chi è? Doriella la conosci? Segamiglio chi è, tua cugina?''

Inchiesta Cabina di regia a Spoltore

01 Agosto 2011   16:54  

Settimana di tregua per l'inchiesta legata alle presunte mazzette al Comune di Spoltore e che vede ai domiciliari il sindaco Franco Ranghelli, l'ex presidente del Consiglio Regionale Marino Roselli e l'ex vice presidente di Ambiente Spa, Luciano Vernamonte.

Al lavoro soltanto la Polizia Giudiziaria per alcuni accertamenti investigativi, mentre dalla prossima settimana dovrebbero partire le richieste di revoca delle misure restrittive da parte degli avvocati difensori.

Già rigettata dal Gip Sarandrea la richiesta di revoca per Vernamonte, al rientro del Pm Varone, tra una settimana, partiranno le richieste di Augusto La Morgia, legale di Ranghelli, e Vincenzo Di Girolamo, legale di Marino Roselli.

Una pausa di riflessione, dunque, che non dovrebbe prevedere particolari sussulti, mentre tra i mille rivoli dell'ordinanza, emergono altri particolari su un sistema organico basato su accordi sempre vantaggiosi per i privati e sconvenienti per il pubblico.

Come nel caso dell'ampliamento del cimitero con la sopravvalutazione delle aree concesse dall'imprenditore D'Onofrio per una cifra che si aggira sui 300 mila euro. Per la definizione di questo accordo, oltre alle false attestazioni da parte di due tecnici comunali indagati, Roselli, in qualità di socio in affari di D'Onofrio, avrebbe influenzato le forze di maggioranza, mentre Ranghelli avrebbe tratto evidenti vantaggi elettorali e anche benefici di natura economica.

Nessuna voce in capitolo nella vicenda sull'ampliamento del cimitero - ha dichiarato Roselli nel corso dell'interrogatorio di garanzia - mentre il sindaco ha espresso soltanto la sua forte preoccupazione per gli spazi sempre più ridotti dell'area cimiteriale. (fonte www.rete8.com)

''Nadia chi è? Doriella la conosci? Segamiglio chi è, tua cugina?''

Il sindaco di Spoltore Franco Ranghelli, Api, e l'assessore Pasquale Segamiglio, Sdi, al telefono ragionano sui candidati per una decina di posti di lavoro nella casa di riposo comunale.

Segamiglio: «Vuoi sapere chi sono nel senso vuoi sapere che sta vicino a chi questo?».

Ranghelli: «Eh».

Segamiglio: «Eh, non lo so se sta vicino a noi. Più sicuramente, guarda, dovrebbe stare tra me e Lorenzo Mancini, per essere proprio chiari chiari, se vu' sape', questa è gente che dovrebbe stare tra una via di mezzo tra me e Lorenzo Mancini, però, se sta il nome là».

Ranghelli: « 'Na via di mezzo?»

Segamiglio: «Ah, nel senso che ha fatto un po' e un po'».

Ranghelli: «Nadia chi è? 'Na straniera. Doriella la conosci?».

Segamiglio: «Sì».

Ranghelli: «Chi é?».

Segamiglio: «Doriella è 'na ragazza che abita vicino dove abitavo prima io, la strada vicina anche se di quella sarebbe da risentire perché c'ha una bambina piccola e non sa al momento se è veramente in grado di».

Ranghelli: «No, no, vabbè ma questo è solo».

Segamiglio: «Sì, lo so».

Ranghelli: «Sono cose che sono venute fuori in un discorso molto complesso, che non sono quelli che effettivamente c'h anno, non ci sta niente qua, eh, di particolare. Chi m'hai detto che era a metà?».

Segamiglio: «Simonetta».

Ranghelli: «Che non si capisce bona di chi è».

Segamiglio: «Simonetta questa è».

Ranghelli: «Eh, cos, invece, Nadia che mi avevi detto?».

Segamiglio: «Nadia è una persona che è venuta da fuori, è venuta da Villa Raspa».

Ranghelli: «Ah».

Segamiglio: «Eh, io tutte le volte che sono andata a trovarla è sempre stata abbastanza vicina, mbè perché sta un po' fuori da tutti i discorsi del paese, capit. C'ha na villettina per conto suo, eh, eh».

Ranghelli: «Valentina, m'hai detto che sta vicino a Paolo?».

Segamiglio: «La nipote».

Ranghelli: «Ah, la nipote, ma scus, cos'è Segamiglio chi è tua cugina?».

Segamiglio: «Mia sorella».

Ranghelli: «Tua sorella. Va bene, no, niente di particolare, perché sono tutti ragionamenti sulla selezione che hanno fatto questi che c'avevano dei nomi eccetera, poi qua, la struttura per rientrare in un certo modo, capito».

Segamiglio: «L'altro giorno dopo, ti devo dire qualcosa a proposito, quando c'abbiamo tempo ti dico quello che so. Fuori daiii, niente di che».


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