Navelli, comitato per il centro storico: "A due anni dal sisma, nessun atto per la ricostruzione"

30 Giugno 2011   13:08  

La ricostruzione non parte e vogliamo sapere perché”. Lo chiedono gli aderenti al comitato “Ricostruire il centro storico di Navelli”. Il paese del fiore viola appartenente a "I Borghi più belli d'Italia", con 614 abitanti,  continua ad essere pieno di turisti, ma gli abitanti del nucleo originale non possono accedere nelle proprie case perché inagibili. “Di fatto -si lamentano dal comitato-, nel centro storico di Navelli, paese inserito nel cratere, i danni del sisma non sono molti, ma le poche case con lesioni, sono tuttora inagibili, siano esse B, C o E.”

Il comitato, costituito da residenti e non, chiede spiegazioni al comune di Navelli.
“Negli altri paesi  la ricostruzione è partita, mentre qui dove i danni sono pochi, è tutto fermo” spiega Carla Grasso, responsabile del comitato.

“Finora l'unico atto della ricostruzione  -continua Gaetano Cantalini, del comitato- è stato la pubblicazione degli aggregati edilizi per i centri di Navelli e Civitaretenga, avvenuta con grande ritardo, all'ultima data utile del 28 febbraio 2011, e da quella data solo un consorzio si è regolarmente costituito”.

Ciò che gli aderenti al comitato lamentano è che il borgo antico, dove le lesioni da terremoto sono poche, è in stato di abbandono ma con il paradosso che non c'è zona rossa, non ci sono aree interdette, i turisti vi passeggiano senza limiti e gli abitanti, residenti e non, non possono entrare nelle case perché nulla è stato fatto.

“Gli unici interventi realizzati sono quelli della parte bassa di Navelli, non nel borgo antico, dove le case A, B, C sono riparate. Le E sono ferme dentro e fuori il nucleo storico.”

Qualcosa sembra si stia compiendo, il prossimo 5 luglio è stato infatti indetto il consiglio comunale per la firma della convenzione con l'università per la formulazione del piano di ricostruzione: “Abbiamo appreso la notizia e sembra che l'ateneo con cui sarà fatta la convenzione sia quello di Parma -spiega ancora Cantalini- ma ci chiediamo se davvero serva un piano di ricostruzione a Navelli dove i danni sono minimi e non c'è bisogno di una ripianificazione strategica.”

Secondo gli appartenenti al comitato il sindaco (Paola Di Iorio ndr) non si è impegnato in un confronto con i cittadini e politicamente c'è una resistenza alle richieste degli abitanti che in gran parte sono non residenti: “Io stessa sono non residente – racconta Carla Grasso – ma io come altri anni fa ho rimesso su una casa cadente, pago le tasse al comune, e solo perché non residente non posso tornare in casa?”
Intanto i pochi danni del sisma rischiano di aggravarsi per l'incuria e l'abbandono e il comitato sta valutando l'ipotesi di adire a vie legali.

Barbara Bologna


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