Nel chietino da 48 ore cittadini senz'acqua. Il sindaco di Pollutri: "La Sasi non ce la fa"

27 Dicembre 2011   17:19  

La Sasi non puo' gestire il servizio idrico, la legge istitutiva degli Ato, del '94, va abrogata, solo cosi' i comuni potranno tornare a gestire il servizio, dal serbatoio alle famiglie". Lo afferma in una nota il sindaco di Pollutri (Chieti), Nicola Benedetti, contrariato perche' da 48 ore venti famiglie del suo paese sono senz'acqua. 

"L'attuale modello di gestione - dice il sindaco - oltre alla criticita' descritto, non riesce a fare investimenti nonostante i continui aumenti dei costi del servizio. I nostri Comuni si ritroveranno con l'andare del tempo con acquedotti fatiscenti che si romperanno sempre piu' spesso e con nessuno che potra' garantire la loro manutenzione. Il disservizio di ieri, come tanti altri accaduti in passato, non sarebbe mai accaduto con una gestione municipale. I nostri cittadini ieri, come altre volte, hanno pagato lo straordinario a un dipendente Sasi che e' servito solo a dir loro che non riusciva a reperire un'impresa terza per fare la riparazione. Il mio Comune - conclude Benedetti - si fara' promotore di un referendum abrogativo della legge Galli, la stessa che, nel 1994, ha tolto la gestione ai comuni per darla all'Ato e quindi alla Sasi. Se il nostro Comune avesse gestito il servizio alle attuali tariffe, sarebbe riuscito ad ammodernare la rete con tubature d'oro".


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