Nel giorno del ricordo e del silenzio, le parole dei politici

05 Aprile 2010   20:09  

A seguire la rassegna aggiornata dei commenti politici nel giorno del ricordo della tragedia aquilana

 

BERLUSCONI: ''LA RICOSTRUZIONE AQUILANA E' UN MIRACOLO''

Ad un anno dal sisma che ha colpito l'Abruzzo, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, torna a fare il punto su quanto è stato fatto per la ricostruzione, in un'intervista rilasciata a Il Centro.  

Presidente Berlusconi, un anno fa il devastante terremoto dell'Aquila. 308 vittime, 57 comuni disastrati, danni per miliardi di euro. Qual e' il suo ricordo di quella notte e dei giorni successivi?

Berlusconi: "Fui immediatamente avvertito da Gianni Letta e Guido Bertolaso di quello che era accaduto. Capimmo subito che ci trovavamo davanti a una catastrofe e ci mettemmo all'opera per intervenire immediatamente. Alle 4.30 di quella drammatica notte, a un'ora dal terremoto, la macchina degli aiuti era gia' in moto. Dopo 48 ore c'erano gia' 15.000 soccorritori impegnati sul campo. L'Aquila era semidistrutta, i morti aumentavano di ora in ora, c'era la gente viva da estrarre dalle macerie e centinaia di feriti da curare. Il patrimonio culturale, abitativo e il tessuto economico avevano subito perdite gravissime. Di quei giorni drammatici ricordero' sempre la fierezza degli aquilani che non si sono mai dati per vinti e la generosita' dei soccorritori che hanno dimostrato una professionalita' encomiabile. Le tante catastrofi naturali che hanno colpito l'Italia non hanno mai avuto una risposta cosi' tempestiva ed efficace come quella offerta dallo Stato in Abruzzo".

Grazie al "progetto case" sono ventimila gli aquilani che hanno un tetto sicuro e confortevole. Ma non sono mancate le critiche; quella piu' ricorrente sostiene che e' stata snaturata la citta' e si e' rinviata nel tempo la ricostruzione delle case danneggiate. E' cosi'?

Berlusconi: "Le abitazioni che sono state costruite in tempi record in Abruzzo hanno evitato che gli sfollati vivessero per anni in baracche o roulotte come e' avvenuto in Italia per tutti gli altri terremoti. A Messina ci sono ancora le baracche per il terremoto del 1908. Abbiamo subito chiarito che le nuove abitazioni non sostituiscono quelle distrutte dal sisma. Quando gli aquilani saranno tornati nelle loro abitazioni, i nuovi appartamenti costruiti in questi mesi saranno utilizzati dagli studenti dell'Universita', il vero cuore pulsante della citta'. Qualcuno ha provato a minimizzare o peggio a infangare il lavoro svolto dal governo e dai soccorritori all'Aquila. Ma la realta' dei fatti e' incancellabile. Noi abbiamo gestito con assoluta efficienza la fase dell'emergenza e abbiamo impostato la ricostruzione nel migliore dei modi".

Dunque conferma il giudizio di "miracolo aquilano"?

"Il terremoto ha fatto 308 morti, 1.500 feriti e 70mila sfollati. Noi abbiamo risposto con 70mila persone intervenute a vario titolo nelle attivita' di sostegno alle popolazioni colpite, con 5.957 tende, con 107 le cucine da campo, con 47 posti medici avanzati e un ospedale da campo a supporto del locale nosocomio parzialmente inagibile oltre ai quasi 200 nuovi edifici antisismici costruiti in tempi record. Alla riapertura dell'anno scolastico tutti i 17.567 studenti della zona colpita dal sisma hanno regolarmente ripreso l'attivita'. Alla fine di novembre tutte le tendopoli sono state chiuse e questo e' avvenuto perche' tutti gli aquilani hanno avuto un tetto sicuro sotto cui dormire. I miracoli li fa solo il Signore. Noi certamente abbiamo garantito uno sforzo di assistenza agli aquilani che non ha pari nella storia del nostro Paese e che e' stato indicato come un modello a livello internazionale. Su questo non ci possono essere dubbi: nella tragedia, l'Italia si e' dimostrata unita e generosa con gli aquilani e lo Stato ha fatto lo Stato, con tempestivita' ed efficienza. Tutti hanno fatto la propria parte: non solo il Governo e gli angeli della Protezione Civile. Anche il servizio sanitario nazionale, gli enti locali, le forze armate e di polizia, il mondo del volontariato. Gli italiani devono essere fieri di quanto e' stato fatto all'Aquila"

Quanti anni ragionevolmente ci vorranno per restituire al suo antico splendore il centro storico dell'Aquila?

"Abbiamo dimostrato senso di responsabilita' chiarendo come stavano le cose. L'Aquila e i tanti borghi colpiti dal sisma hanno una storia secolare e un patrimonio artistico e urbanistico tanto prezioso quanto delicato. Ci vorranno dunque anni per giungere al restauro e alla completa ricostruzione di quanto e' stato lesionato o perduto. Gli aquilani tuttavia devono esser fiduciosi perche' le risorse necessarie per ricostruire L'Aquila sono gia' state previste nel "Decreto Terremoto": 8,6 miliardi di euro. E questo non era mai accaduto in passato. Lo sgombero delle macerie, bloccato dieci mesi fa dal Comune dell'Aquila, sta avvenendo e la ricostruzione e' gia' partita. Nell'attesa tutti vivono in una situazione dignitosa in case confortevoli e sicure. Per tornare alla normalita' ci vorra' del tempo ma gli abruzzesi sanno bene che il Governo per loro ha fatto tutto il possibile con risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Gli aquilani riavranno la loro citta'".

Le risorse a disposizione sono sufficienti?

"Sono sufficienti e sono gia' state rese disponibili. La ricostruzione dell'Abruzzo non ha e non avra' nulla a che vedere con gli sprechi e i ritardi del Belice, dell'Irpinia e dell'Umbria".

Il G8 e' stato una grande vetrina internazionale e un successo organizzativo. Pensa che all'Aquila, nella sperimentata struttura della caserma della Guardia di Finanza, si possano ripetere eventi ospitati dal governo italiano?


"L'organizzazione del G8 in Abruzzo ha reso onore al dolore della citta'. In quell'occasione, L'Aquila, la capitale del dolore, e' diventata anche la capitale della diplomazia e ha avuto la solidarieta' della comunita' internazionale. Il G8 e' stato un successo straordinario, un evento irripetibile. La Caserma di Coppito, che ha un ruolo nevralgico nell'organizzazione della Guardia di Finanza, quando avra' esaurito il suo ruolo di supporto logistico per il post terremoto tornera' ai suoi compiti. L'Aquila potra' essere nuovamente sede di grandi eventi. E' uno scenario naturale per iniziative culturali e per vertici di livello internazionale anche perche' e' diventata una citta' simbolo del nostro Paese e delle nostre capacita' organizzative".

Il ministro Bondi a luglio parlo', riferendosi ai monumenti da restaurare, di una "lista di nozze" da sottoporre ai paesi partecipanti al G8. Delle 44 opere d'arte solo 8 pero' sono state adottate dai governi amici. Ci saranno altre iniziative per sollecitare la collaborazione e la cooperazione internazionale?


 "Lo Stato italiano e' perfettamente in grado di far fronte allo sforzo per riparare i danni subiti dal patrimonio artistico e culturale dell'Aquila. Gli aiuti internazionali sono ben accolti ma non credo sia per noi dignitoso sollecitarli". Gianni Chiodi ha sostituito Guido Bertolaso nelle funzioni di commissario alla ricostruzione. Che consiglio gli da'? Berlusconi: "Gianni Chiodi in questo anno ha lavorato bene: ha dimostrato passione, capacita' e lealta' istituzionale. La Regione Abruzzo ha dato un valido contributo nel fronteggiare l'emergenza e altrettanto fara' nel passaggio alla fase della ricostruzione. Posso solo chiedergli di continuare cosi'".
 
E a Bertolaso?

"Guido Bertolaso non necessita di consigli: e' un uomo limpido, capace, esperto, determinato, un leader di grande valore. Gli dobbiamo affetto e riconoscenza per quello che ha fatto e che continuera' a fare per il nostro Paese". Dal 6 aprile scorso e' gia' stato 27 volte all'Aquila? Quando tornera'? Berlusconi: "Seguiro' con grande attenzione le fasi della ricostruzione. Davanti alle bare allineate a Coppito ho preso un preciso impegno. Saro' al fianco degli aquilani fino a quando L'Aquila non tornera' al suo splendore".

 

LETTA, RITROVARE ARMONIA E CONDIVISIONE

" Spirito unitario di armonia e condivisione". Questo va ritrovato all'Aquila, secondo il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, che oggi ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione della chiesa di san Bernardino e della mensa dei poveri, in piazza d'Armi.
"Oggi - ha aggiunto letta - e' il giorno del ricordo, del dolore, del suffragio, della preghiera. Magari anche per fare un esame di coscienza personale collettivo, per recuperare quello spirito unitario delle prime ore e dei primi giorni della tragedia quando tutti insieme abbiamo cercato di dare sepoltura ai morti e soccorso i vivi; di affrontare, senza spirito di parte, l'emergenza di una tragedia cosi' grande, senza divisioni, protesi, gli uni e gli altri, a cercare di alleviare le sofferenze d chi attraversava un momento difficile".  

FERRERO, META' POPOLAZIONI SENZA TETTO

"E' una vegogna che il governo Berlusconi abbia trasformato gli effetti del terremoto in un set teatrale mediatico e la mancata ricostruzione in speculazione sulle new town". E' quanto afferma il portavoce nazionale della Federazione della sinistra, Paolo Ferrero, in occasione dell'anniversario del sisma che ha investito l'Abruzzo alle 3,32 del 6 aprile scorso. "A un anno dal dramma del terremoto - continua Ferrero - la situazione di rovina del centro storico di L'Aquila e delle altre zone terremotate e' l'emblema di un governo tutto mediatico. Come mediatica e' una ricostruzione che ha lasciato meta' delle popolazioni senza tetto, dando via libera alle speculazioni sulle new town". Infatti, conclude Ferrero, "un anno fa gli amici del governo di stavano per fregarsi le mani alla notizia del sisma, pronti a allungarle per fare affari sul dramma di migliaia di persone senza piu' tetto e' lavoro. Il nostro ringraziamento piu' sentito va invece alle migliaia di volontari che hanno dato una mano di tasca loro".

ORLANDO (IDV), IN MIGLIAIA LASCIATI SOLI

"L'Italia dei Valori, a distanza di un anno dal devastante sisma abruzzese, e' vicina alle famiglie delle vittime. Il primo pensiero va a centinaia di vittime innocenti e al dolore di loro familiari. Il pensiero va anche alle tante famiglie che si sono viste private della casa, della bottega, nel luogo di svolgimento di attivita' oneste e dignitose. Il primo pensiero va anche alla straordinaria dignita' del popolo aquilano". Lo afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, on Leoluca Orlando.
   "L'Italia dei Valori - continua Orlando - e' vicina anche a tutti coloro che, e parliamo di migliaia di persone, nonostante le mille promesse del governo, vivono ancora nelle tende, nei prefabbricati, o esiliati sulla costa". "Gli aquiliani hanno aperto gli occhi, non si sono lasciati abbagliare dai minzoliniani spot filogovernativi del Tg1, sono scesi in piazza e hanno simbolicamente rimosso da soli le macerie del centro storico".
   "Gli aquilani vogliono che la loro citta' riprenda a vivere - conclude l'esponente dipietrista - noi gli siamo accanto e faremo di tutto, in Parlamento e fuori, soprattutto dopo lo scandalo che ha colpito i vertici della Protezione civile, per controllare e far si' che i fondi stanziati vengano spesi per i terremotati e non per arricchire imprenditori amici o avvoltoi senza coscienza, come coloro che ridevano e si sfregavano le mani all'indomani del terremoto. Il sei aprile dell'anno scorso noi non ridevamo"

BERTOLASO, NON SO DI INFORMATIVE GIUDIZIARIE


"No ho mai saputo dell'esistenza di un eventuale informativa giudizaria della polizia nella quale il Dipartimento della Protezione civile viene accusato di omicidio colposo perche' avrebbe sottovalutato gli allarmi che hanno preceduto la scossa de 6 aprile 2009 a L'Aquila". Lo ha detto il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, oggi a L'Aquila. "Sanno tutti - ha aggiunto Bertolaso - che noi abbiamo convocato qui a L'Aquila i maggiori esperti a livello mondiale sul rischio sismico e non mi pare che qualcuno di loro abbia mosso critiche sul modo di operare della Protezione civile. Quando mi chiameranno - ha concluso Bertolaso - per fornire spiegazioni, sono sempre pronto a darle. Tutto il resto sono voci con le quali non si ricostruisce e non si restituisce tranquillita' e serenita' a chi ha perso tutto"

PASTORE (PDL), VIGILERO' PER RICOSTRUZIONE LIMPIDA E SPEDITA


"Vigilero' affinche' la ricostruzione avvenga in maniera limpida e spedita". Lo dice il senatore abruzzese Andrea Pastore, Presidente della commissione bicamerale per la semplificazione e membro della commissione antimafia. "A un anno dal sisma - rileva - tanto e' stato fatto e tanto ancora bisogna fare. Grazie all'impegno del Governo e all'efficienza amorevole del Presidente del Consiglio e dei suoi collaboratori, si e' riusciti a superare, ormai da mesi, la primissima fase emergenziale assegnando alloggi dignitosi a quei cittadini che dolorosamente hanno perso la casa in quella tragica notte. La ricostruzione - prosegue - richiede la collaborazione di tutti e lo Stato ha messo in campo tutti i mezzi e tutte le energie per fronteggiare ogni evenienza. Per certo non sara' un lavoro semplice e sbrigativo, ma i primi segnali di risveglio per la bellissima citta' aquilana stanno arrivando. Adesso pero', a prescindere da come la si pensa e dallo schieramento politico di cui si fa parte, e' il momento del ricordo e del dolore. A tutti i familiari delle vittime, la mia vicinanza alle sofferenze che portano dentro, sara' rappresentata dal mio personale impegno nel vigilare che tutte le fasi della ricostruzione avvengano in maniera limpida e spedita".


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