Niente contributi statali per la realizzazione del cinepanettone

Lo hanno stabilito due commissioni ad hoc

01 Marzo 2010   09:54  

Il cinepanettone non è un film di interesse culturale. Bella scoperta direte voi, ed invece l'importanza di questa affermazione non va assolutamente sottovalutata. Già, perchè per formularla ci sono voluti mesi e mesi di dibattito. La pellicola in questione è Natale a Beverly Hills di Neri Parenti con Christian De Sica, Massimo Ghini, Sabrina Ferilli e Michelle Hunziker, che ha dovuto dire addio ai fondi ministeriali, non essendo catalogabile nè come prodotto d'autore, nè tantomeno d'essai.


Eppure, il contributo statale sembrava cosa fatta per il lungometraggio natalizio, tanto da sollevare fin da subito un vespaio di polemiche da parte degli addetti ai lavori, già subito dopo la sua uscita nelle sale. Così commentò Mario Lorini, presidente della Fice, la federazione che rappresenta i cinema d’essai italiani: "Non sappiamo se e quando sarà emanata la tanto auspicata nuova legge per il cinema, ma il primo provvedimento da adottare subito è senz’altro la revisione della disciplina del cinema d’essai: attribuire la qualifica di interesse culturale all’ultimo film di Neri Parenti rappresenta un vero sabotaggio dell’attuale sistema".


Finalmente è arrivata la lieta notizia, che anche se ai più potrà sembrare scontata, merita comunque di essere festeggiata. A prendere questa storica decisione sono state la commissione delegata al riconoscimento culturale e quella per l'individuazione dei film d'essai. Un piccolo post scriptum: Natale a Beverly ha incassato due milioni di euro in meno rispetto al cinepanettone dell'anno precedente. Che i cinefili italiani stiano piano, piano rinsavendo?

 

Francesco Balzano

 


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