VIDEO AGGIORNAMENTO - La Commissione Ambiente della camera dei deputati, presieduta dal leghista Angelo Alessandri ha bocciato tutti gli emendamenti proposti al decreto Abruzzo, a causa è stato specificato della mancanza di copertura finanziaria. Un nulla di fatto dunque per la delegazione abruzzese che ieri si è recata a Roma a sostenere le modifiche al provvedimento che approderà ala Camera per la definitiva approvazione martedi prossimo, delegazione composta dal presidente della Regione Gianni Chiodi, dalla presidente della provincia Stefania Pezzopane, dai sindaci dell'Aquila Massimo Cialente, di Sulmona Fabio Federico, di Villa Sant'Angelo Pierluigi Biondi.
Le modifiche principali rimaste dunque in sospeso, sono il rimborso totale anche per le seconde case dei centri storici, più fondi per la zona franca e per la ricostruzione del patrimonio artistico, compensazione fiscale per gli enti locali rimasti senza entrate. Garanzie per gli esprori dei terreni dove sorgeranno i moduli abitativi, l'ampliamento del cratere ai 14 comuni della Valle Peligna, la proroga del piano di rientro dal debito sanitario.
Il nulla di fatto ha provocato durissime reazioni da parte del sindaco Cialente, che oggi è rimasto a Roma a perorare la causa e che ieri sera ha tagliato corto: "Se il decreto non cambierà ci arrabbiamo davvero". Sulla stessa linea il sindaco di Sulmona Federico: "Se nei prossimi due giorni- ha affermato - non ci saranno risposte la valle Peligna verrà a protestare a Roma".
Commenta poi la presidente della Provincia Pezzopane: "Berlusconi a L'Aquila prima delle elezioni aveva promesso il rimborso totale per le seconde case e coperture per gli enti locali. Poi - insinua la presidente della Provincia- passata la festa, gabbato il santo". Il deputato Udc Pierluigi Mantini ha annunciato infine lo sciopero della fame.
Getta invece acqua sul fuoco ed invita a non strumentalizzare l'esito dell'audizione il presidente Gianni Chiodi che ha affermato: "Basta parlare con la commissione Bilancio del Senato e vedrete che i soldi ci sono" lasciando intendere che oltre al decreto sono percorribili altre strade per garantire, passo passo, come avvenuto in altre ricostruzioni post sismiche, la dotazione finanziaria necessaria. Se la Camera non dovesse modificare il decreto - ha aggiunto il commissario Guido Bertolaso si potrà' procedere con ordinanze per fare fronte alle necessita'. Bisogna insomma aver pazienza e incrociare le dita.
AVEVA PROMESSO IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SILVIO BERLUSCONI NELLA SUA ULTIMA VISITA PRE-ELETTORALE A L' AQUILA" "
“Via via che ci saranno nuove esigenze troveremo i fondi. Siamo aperti all’introduzione di modifiche al Decreto Abruzzo che arriverà nell’aula del Parlamento entro il 15 giugno”
“Il 100% della ricostruzione delle seconde case nei centri storici dei 49 comuni sarà a spese dello Stato”
“Daremo contributi economici ai 49 comuni ed enti del cratere rimasti senza contributi”
“Costruiremo 900 alloggi monofamiliari nei Comuni esclusi dal cratere dove attualmente sono le tendopoli”
“ Al posto degli istituti inagibili realizzeremo strutture sicure in acciaio nei nuovi quartieri che cominceremo a costruire”
“Le imprese abruzzesi parteciperanno attivamente alla ricostruzione. A loro daremo preferenza”
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