''No ai test Invalsi: la scuola ha bisogno di investimenti, non di inutili prove a quiz''

14 Maggio 2013   16:18  

Riceviamo da Corrado Di Sante,segretario Provinciale PRC Pescara e Luca Rossi Responsabile Scuola PRC Pescara e publbichiamo.

''I test INVALSI rappresentano un’indebita interferenza nell’attività didattica delle scuole e nei percorsi di insegnamento/apprendimento.

I test non tengono conto degli elementi di contesto che intervengono nei processi di apprendimento e si rifanno a meccanismi già in crisi nei paesi che li hanno introdotti per primi.

Gli esiti delle prove a quiz, come dimostra l’esperienza di molti, sono influenzati da una molteplicità di fattori impropri e banalizzano un problema importante e ricco di implicazioni come la valutazione degli apprendimenti.

Si tratta, di test privi di validità scientifica attraverso i quali, con il pretesto di individuare i limiti del sistema scolastico, si vuole in realtà “classificare” le scuole e gli insegnanti in funzione di meccanismi “premiali” nell’erogazione dei finanziamenti e delle retribuzioni.

Insomma si vuole giungere a scuole di serie A e scuole di serie B. Rifondazione Comunista si oppone ai test INVALSI perché vogliamo difendere la qualità della scuola pubblica, che non passa di certo per i quiz a crocette. Ricordiamo che gli insegnanti possono rifiutarsi di collaborare, la legge non impone nessun obbligo a loro carico. Inoltre gli studenti non sono obbligati a partecipare, possono rifiutare la somministrazione o riconsegnare i moduli senza compilarli. Infine i genitori hanno il diritto di opporsi alla schedatura dei propri figli.

Per queste ragioni Rifondazione comunista sostiene lo sciopero indetto dai Cobas della scuola e parteciperà al presidio promosso dal COMITATO NO INVALSI insieme a studenti ed insegnanti dalle ore 8,00 di giovedì 16 maggio davanti il Liceo Classico “G. D’Annunzio” di Pescara. La scuola ha bisogno di investimenti non di prove a quiz.''

 


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