Nuovo capitolo nel caso Cesaroni: La Procura di Roma chiede l'archiviazione dell'ultima indagine

13 Dicembre 2023   18:24  

"Dopo 33 anni, il delitto di via Poma resta senza colpevole: la famiglia non si arrende nella ricerca della verità"

La Procura di Roma ha richiesto l'archiviazione dell'ultima indagine sull'omicidio di Simonetta Cesaroni, vittima di uno dei delitti più noti nella storia italiana recente, avvenuto nell'agosto del 1990 nell'ufficio di via Poma, a Roma. L'indagine, riaperta nel marzo del 2022 per verificare gli alibi di alcune persone coinvolte, si è conclusa senza elementi utili per proseguire.

La storia del caso Simonetta Cesaroni, all'epoca ventenne, fu trovata morta con 29 coltellate nel terzo piano di uno stabile nel quartiere Prati, nell'ufficio dell'Associazione alberghi della gioventù. Dopo una sentenza del 2014 che confermava l'assoluzione per l'ex fidanzato Raniero Brusco, le indagini erano state riaperte nel tentativo di gettare nuova luce sul misterioso omicidio.

Il ruolo della famiglia Cesaroni I familiari di Simonetta, nonostante la richiesta di archiviazione, non si arrendono nella ricerca della verità. A novembre, hanno depositato un nuovo esposto a piazzale Clodio, dimostrando determinazione nell'affrontare il drammatico omicidio che resta ancora irrisolto dopo 33 anni.

Le indagini e l'opposizione Durante l'indagine, sono stati ascoltati una ventina di testimoni, e gli atti dei processi precedenti sono stati rianalizzati. Nonostante gli sforzi, l'assenza di elementi utili ha portato alla richiesta di archiviazione. La commissione parlamentare antimafia della precedente legislatura aveva già svolto un'istruttoria sul caso, evidenziando aspetti che sollevano ancora dubbi sulle circostanze dell'omicidio.

La commissione parlamentare e le sue conclusioni Secondo le risultanze dell'istruttoria, il portiere dello stabile, Pietro Vanacore, deceduto successivamente per suicidio, aveva scoperto il cadavere prima dell'ufficiale ritrovamento. La commissione aveva indicato la possibilità di un'attività "post delictum" per occultare il fatto omicidiario o ritardarne la scoperta. L'omicida potrebbe aver avuto una notevole dimestichezza con lo stabile e un rapporto di confidenza con la vittima.

Il giallo persiste Nonostante molteplici indagini, processi e piste investigative, il delitto di via Poma resta un giallo irrisolto, alimentando la determinazione della famiglia Cesaroni nella ricerca della verità su uno dei crimini più oscuri della storia italiana.


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