Nuovo governo Monti, che ne sarà del Patto per l'Abruzzo?

14 Novembre 2011   14:28  

Arriva in tarda serata l'incarico del Presidente della Repubblica Napolitano al professor Mario Monti, ex commissario UE, chiamato a risollevare le sorti economiche dell'Italia dopo le dimissioni del Premier Berlusconi. La decisione era nell'aria, ma giunge soltanto dopo una lunga giornata di consultazioni ed il parere positivo espresso da tutte le forze politiche, tranne che dalla Lega di Bossi.

Monti, dunque, chiamato a dar vita ad un governo tecnico che segni il riscatto del nostro Paese nella morsa di una crisi globale e vittima dei mercati. Ma quali risvolti avrà il nuovo esecutivo sulla nostra Regione? Il richiamo é, ovviamente, soprattutto al Patto per l'Abruzzo, un'intesa ottenuta non senza fatica con l'ormai ex governo, per il rilancio della nostra Regione presa dalla morsa della crisi globale alla quale si é aggiunta la tragedia del terremoto dell'aprile del 2009. Il governatore Chiodi ha già annunciato l'esigenza di una rimodulazione, cosciente della perdita di referenti politici certi.

Costantini d'Italia dei Valori si dice, però, scettico: "L'Abruzzo, se si esclude la particolarità del terremoto, difficilmente avrà un trattamento di riguardo, bisogna risolvere i nostri problemi da soli, perchè al governo nazionale stanno per andare persone che non guardano in faccia a nessuno. Sono bocconiani austeri, assolutamente insensibili alle pressioni della politica e che pretenderanno, certamente, delle misure severe da parte dei governi regionali. All'Abruzzo, così come ad altri, chiederanno sacrifici e soprattutto l'abolizione di tanti enti inutili, una sola Asl, piuttosto che una sola azienda per il trasporto pubblico, oltre alla smeplificazione delle procedure e via dicendo".

Sulla necessità di una rimodulazione insiste, invece, il portavoce del Pdl Riccardo Chiavaroli: "Bisognerà discutere con il nuovo Governo sulle priorità per l'utilizzo dei Fondi Fas, oltre ad agire con maggior vigore su alcuni temi come l'innovazione, infrastrutture e l'istruzione, con particolare riguardo alla necessità di trovare un nuovo assetto all'Università nella nostra Regione".

Più diretto il segretario regionale della Cisl Maurizio Spina: "I contenuti del Patto dell'Abruzzo devo restare immutati, anzi devono assumere maggior valore per ottenere la necessaria interlocuzione con il nuovo governo. Sulla Sanità - precisa Spina - si deve passare alla fase degli investimenti sul territorio in base all'accordo che abbiamo firmato. Sulla ricostruzione dell'Aquila, invece, basta con i litigi di bassa lega e si passi una volta per tutte alla fase operativa."

Luca Pompei


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