Conti dormienti, ultima chiamata. C'è tempo fino a novembre per richiedere le somme relative ai primi 'conti dormienti' affluiti al Fondo Rapporto Dormienti nel novembre 2008. Dopodiché l'esigibilità non sarà più possibile. Lo ha ricordato ieri il Mef in una nota, annunciando la prima scadenza per riavere i soldi che sono stati 'dimenticati' o ereditati su libretti di risparmio bancari e postali, conti correnti bancari e postali, azioni, obbligazioni, certificati di deposito e fondi d'investimento nonché assegni circolari, e che negli ultimi 20 anni non sono stati toccati.
Al Fondo affluiscono, fra l'altro, somme inutilizzate relative a strumenti di natura bancaria e finanziaria, di importo non inferiore a 100 euro, non più movimentati dal titolare del rapporto o da suoi delegati per un tempo ininterrotto di 10 anni decorrenti dalla data di libera disponibilità delle somme.
Si tratta in pratica di somme mai movimentate per 20 anni, per le quali il ministero dell’Economia e delle Finanze ritiene comunque opportuno invitare a effettuare una verifica puntuale sull’esistenza di 'conti dormienti' intestati a proprio nome o a nome di familiari di cui possano risultare eredi, al fine di inoltrare, nel caso, domanda di rimborso in tempo utile.
La banca dati messa a disposizione da Consap Spa, a cui sono state affidate le procedure di rimborso, è raggiungibile all’indirizzo: www.consap.it/servizi-economia/fondo-rapporti-dormienti, selezionando l’opzione “cerca rapporto dormiente”.
COME CHIEDERE IL RIMBORSO - Le domande di rimborso possono essere presentate a Consap Spa per via telematica tramite Portale Unico (http://portale.consap.it/), oppure a mezzo Raccomandata a/r ovvero Raccomandata a mano presso la sede della società. Grazie alla collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, tale informativa raggiungerà anche gli italiani residenti all’estero.