Odontoiatri: da L'Aquila battaglia su autorizzazione sanitaria

15 Luglio 2008   12:35  
Parte dall'Aquila la battaglia nazionale sull'autorizzazione sanitaria. Con un documento unitario, stilato nel corso dell'Incontro che si e' svolto nella Cattedra Bernardiniana, promosso dal Cao della provincia dell'Aquila, i referenti nazionali e regionali Cao hanno chiesto "che la federazione nazionale medici ed odontoiatri, e in particolare la Commissione per gli iscritti all'albo degli Odontoiatri, attraverso le necessarie consulenza giuridiche, contribuiscano a portare definitiva chiarezza su tutte le questioni alla base delle problematiche inerenti il regime autorizzativo, a garanzia della certezza del diritto e della reale tutela della salute dei cittadini". Nel corso dell'incontro sono state analizzate le diverse impostazioni date alle regioni sul tema del regime autorizzativo per la professione medica ed odontoiatrica. "Considerato - afferma Leonardo Giuliani, presidente provinciale della commissione albo odontoiatri,- che l'articolo 8 ter del decreto legge 502/92 e successive modifiche e integrazioni ha comportato diversita' interpretative che vanno a confliggere tra loro e rilevata l'evidente incompetenza delle regioni ad adottare disposizioni di carattere organizzativo e strutturale in materia di autorizzazioni sanitarie; evidenziato, inoltre, che alcuni ordini, associazioni e singoli professionisti, come accaduto in Abruzzo, hanno iniziato da tempo azioni giurisdizionali volte a chiedere l'annullamento degli atti amministrativi conseguenti all'applicazione delle leggi regionali che sono in contrasto con i principi costituzionali, invitiamo la Federazione nazionale, e in particolare la Commissione per gli iscritti all'Albo degli odontoiatri a intervenire presso le autorita' competenti per fare chiarezza sul percorso giuridico diretto all'eventuale verifica dell'esistenza dei requisiti necessari per l'esercizio della professione medica ed odontoiatrica". Secondo Giuliani, che ha promosso l'iniziativa nell'intento, riuscito, di far partire dall'Abruzzo, e in particolare dall'Aquila, una battaglia di caratura nazionale, "il rischio e' che si creino disparita' di trattamento tra le diverse regioni, in materia di autorizzazione sanitaria. Bisogna individuare - conclude - corretti e omogenei principi volti a garantire, da un lato la tutela della salute dei cittadini che ricevono le cure negli studi odontoiatrici, dall'altro evitare confuse e inutili procedure burocratiche, che di fatto creano un ostacolo alla liberta' dell'esercizio professionale". (AGI)

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