Omicidio Ceci: gli ultimi dubbi

25 Gennaio 2012   14:05  

Prosegue incessante il lavoro delle forze di polizia impegnate a setacciate il passato di Italo Ceci, il 58enne pentito della Banda Battestini ucciso con tre colpi di pistola in pieno centro a Pescara.

Si scava sulle frequentazioni del passato ma si indaga anche sui movimenti recenti dei suoi ex compagni. Tra questi particolare attenzione viene riservata ai componenti del kommando dei kalashnikov arrestati nel 2007 dai carabinieri che in dieci anni di attività violenta hanno messo a segno una ventina di colpi nell’area metropolitana Chieti - Pescara e che hanno fruttato oltre un milione di euro. Una decina i componenti che dovranno essere processati il prossimo mese di febbraio a Chieti. S’indaga tra gli ex componenti della banda Battestini rimasti ancora in vita per verificare se vi sia stato un tradimento, uno sgarro da punire con l’uccisione di Italo Ceci.

Tre i colpi di pistola che lo hanno raggiunto alla schiena mentre stava chiudendo il suo negozio di vernici in Piazza Martiri Pennesi che gestiva da 15 anni insieme al cognato dopo che, per i suoi errori commessi nel passato, aveva pagato il suo debito con la giustizia rifacendosi una vita per così dire normale. Intanto si è appreso che potrebbero giungere nei prossimi giorni i primi risultati sulle impronte e su alcuni capelli trovati all’intero della punto bordeaux utilizzata dall’assassino per la fuga.

Così come continuano le indagini con la raccolta di testimonianze da parte degli uomini della Squadra Mobile con blitz e perquisizioni a sorpresa negli alloggi di alcuni pregiudicati residenti nella zona dove è avvenuto l’omicidio alla ricerca soprattutto di elementi in grado di capire se negli ultimi tempi l’ex collaboratore di giustizia aveva preso contatti con personaggi legati alla malavita. Accertamenti anche sull’identikit fornito dalla polizia, anche se fino ad ora non sono giunte segnalazioni di rilievo.


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