Omicidio Di Clemente, l'indagato non risponde al Gip

La difesa richiede la perizia psichiatrica

16 Aprile 2013   18:38  

Andrea Marsili si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al giudice Domenico Canosa che oggi lo ha interrogato per l'omicidio di Gabriele Di Clemente, il giardiniere di 72 anni di Alba Adriatica (Teramo) ucciso con una trentina di coltellate, la più grave delle quali è stata inferta alla gola come ha stabilito ieri l'autopsia.

Il legale di fiducia dell'uomo, l'avvocato Florindo Tribotti, ha chiesto di voler disporre una visita medico-legale, quale accertamento irripetibile per stabilire la natura delle ferite riportate e la sequenza dei colpi inferti per tentare di stabilire l'ipotesi che Marsili possa essersi difeso dall'aggressione del giardiniere. Inoltre, il legale chiederà anche di sottoporre ad accertamenti psichiatrici il suo assistito.

Il giudice ha comunque convalidato il fermo disponendo la custodia in carcere dell'indagato. Marsili, 43 anni, di Alba Adriatica era stato arrestato domenica mattina a poche ore di distanza dall'omicidio di Di Clemente, nella sua abitazione di via Volturno ad Alba Adriatica.

Tra i due era nata una lite, al termine della cena a casa del 72enne, alla quale avevano partecipato altre due persone che erano andate via prima dell'omicidio.


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