Omicidio Mazza, sequestrata abitazione presunto colpevole

13 Aprile 2010   15:51  

L'abitazione teramana di Romano Bisceglia, che ha precedenti per reati contro il patrimonio e spaccio di stupefacenti, e' stata posta sotto sequestro su disposizione della procura della Repubblica di Teramo. E' qui che Adele Mazza e' stata prima strangolata con una corda di nailon o con dei fili elettrici, mutilata (ogni parte del corpo e' stata anche lavata) con attrezzature da taglio e da sega - dei quali non esiste ancora traccia - ed infine trasportata in sacchi di plastica con un carrello a due ruote prima di essere gettata nella scarpata di via Franchi a Teramo. A Bisceglia gli investigatori sono risaliti isolando alcune impronte ed una traccia ematica da cui e' stato ricavato il Dna che ha tracciato il suo profilo genetico. Intanto le indagini dei carabinieri vanno avanti alla ricerca dei complici e di ulteriori testimonianze ed elementi di prova. Adele Mazza, hanno precisato gli inquirenti, era ancora viva il giorno di Pasquetta. E' stata vista l'ultima volta alle 10.30 di lunedi' 5 aprile mentre il cadavere, fatto a pezzi, e' stato ritrovato la mattina seguente. E' stato escluso anche il sequestro di persona ipotizzato dai carabinieri che avevano trovato il letto disfatto e la tv accesa in casa della quarantanovenne. La vittima infatti era solita tenere la televisione accesa ma a volume spento, per evitare che qualcuno in sua assenza potesse violare il domicilio. Infine, Romano Bisceglia, che dopo l'arresto non ha piu' parlato in attesa dell'interrogatorio di garanzia, secondfo l'accusa, avrebbe raggiunto il luogo dell'occultamento del cadavere a piedi adagiando sul carrello i sacchi con i resti della donna, disseminandoli maldestramente nel raggio di 250 metri.

Romano Bisceglia non ha agito da solo. Per procura e carabinieri, infatti, ci sarebbero uno o piu' complici coinvolti nel delitto di Adele Mazza. Gli inquirenti ipotizzano infatti il concorso esterno in omicidio volontario, vilipendio ed occultamento di cadavere. L'assassinio della quarantanovenne di Teramo e' maturato negli ambienti deviati della tossicodipendenza e della prostituzione, hanno spiegato in conferenza stampa il comandante provinciale dei carabinieri Antonio Salemme ed il capitano del nucleo operativo Nazario Giuliani, ed e' stato grazie alle risultanze investigative del Ris di Roma che e' stato possibile ricostruire il quadro indiziario su cui stavano gia' lavorando i militari all'indomani del delitto. Adele Mazza e' stata uccisa nell'abitazione di Bisceglia, che e' stato in passato suo ex compagno, situata in via Arno 6 a Teramo. In casa dell'uomo i due avrebbero avuto l'ultimo ennesimo litigio legato a questioni di droga e denaro. E' stato infatti accertato il legame tra vittima ed arrestato in cui la prima veniva sfruttata da Bisceglia che pretendeva parte del denaro che la donna sottraeva con raggiri a persone anziane alle quali forniva anche prestazioni sessuali.
Si chiama Romano Bisceglia il presunto assassino di Adele Mazza, la donna tossicodipendente di Teramo, strangolata e fatta a pezzi nella notte tra sabato e domenica di Pasqua. A meno di una settimana dal ritrovamento del corpo mutilato della donna di 49 anni, i carabinieri hanno individuato il carnefice. Bisceglia, ex compagno della vittima, ha origini pugliesi ma da qualche anno e' residente a Teramo. L'assassino con ogni probabilita' non avrebbe agito da solo per compiere il delitto. Alle 11.30 di oggi, presso il comando provinciale dei carabinieri a Teramo, si terra' una conferenza stampa in cui verranno resi noti i dettagli della vicenda e gli esiti investigativi che hanno portato il gip di Teramo a firmare l'ordinanza di custodia cautelare.


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