Omicidio Meredith Kercher, Il Giurista: "Amanda e Raffaele Graziati dalle Opportunità di Difesa"

28 Marzo 2015   13:05  

ROMA - Continuano le reazioni di sdegno dopo l'assoluzione definitiva di Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l'omicidio di Meredith Ketcher, che rimane insoluto.

«Amanda dovrà essere felice che il processo che l'ha coinvolta si sia svolto in Italia», «le basi probatorie avevano posto in bilico l'esito della causa, ma sicuramente il sistema giudiziario americano non le avrebbe offerto tanti casi di riesame come è accaduto in Italia».

Lo dice al Messaggero il giurista Alan Dershowitz, ex consulente della difesa di O.J. Simpson e difensore di Mike Tyson.

«Se l'Italia avesse voluto imprigionarla la risposta sarebbe stata semplice: il ministero di Giustizia italiano avrebbe richiesto l'estradizione, e il dipartimento di Stato americano sarebbe stato obbligato a concederla». Ma «un'eventuale richiesta di estradizione avrebbe messo in forte imbarazzo il nostro governo».

«La mia impressione è che la soluzione della vicenda sarebbe passata non per la strada del diritto ma per quella della diplomazia. Le rispettive ambasciate erano sicuramente in contatto da diverso tempo per tastare il terreno in modo discreto, capire quali sono le intenzioni reciproche, e negoziare la strada più agevole per entrambi i paesi».

Comunque il verdetto della Cassazione scioglie ogni polemica: «la dinamica giudiziaria ha funzionato in suo favore. E se nel frattempo ha pagato con alcuni anni di carcere un'accusa dalla quale è stata alla fine scagionata, ricordiamoci che ha tentato di mettere nei guai un innocente, e che per questo ha meritato in ogni caso una punizione. Chi ha criticato per anni in Usa la giustizia italiana, oggi dovrebbe chiedere scusa e rallegrarsi per l'esito di questa storia».


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