Omicidio Pagliaro, il rimorso del giudice di sorveglianza

09 Luglio 2008   12:36  
"Ho sbagliato. Ed è una pesante condanna morale che mi porto dietro. Penso a quei tre ragazzi che non hanno più un padre". Lo ha dichiarato, in un'intervista a Radio 24, il magistrato di sorveglianza di Modena Angelo Martinelli che ha concesso la licenza a Michelangelo D'Agostino - 15 omicidi alle spalle -, arrestato a Pescara dopo l'uccisione, domenica scorsa, di Mario Pagliaro. Martinelli ha spiegato che D'Agostino, dopo avere espiato interamente la sua pena, scontava un anno di "detenzione in casa di lavoro" in provincia di Modena. Nel concedergli la licenza, ha detto, "il mio giudizio si è rivelato errato. Non penso di dire che non farò più il magistrato. A meno che non mi caccino via. La condanna morale di ciò che ho fatto spetta a me, poi ci saranno organi preposti a stabilire quanto io sia colpevole". "Sono io che firmo e decido - ha detto Martinelli, assumendosi pienamente la responsabilità della decisione, anche se basata su relazioni di psicologi e operatori -. Conoscevo perfettamente il passato criminale di D'Agostino. Avevo avuto con lui un colloquio approfondito sulla sua vita, sulle sue intenzioni per il futuro. Mi aveva dato un'impressione non dico positiva, ma di un soggetto determinato a cambiare vita". Intanto, famiglia della vittima ha fatto sapere, tramite il suo legale, che valuterà eventuali azioni nei confronti delle istituzioni per verificare se fosse possibile consentire a un pregiudicato come Michelangelo D'Agostino di ottenere agevolazioni e incarichi come quelli di cui ha usufruito a Pescara.

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