Omicidio Rea: C'è attesa per i risultati dei Ris su casa Parolisi, abreve anche la data dell'udienza

13 Agosto 2011   07:10  

Sull'omicidio di Melania Rea si entra in clima Riesame. Mentre l'istanza presentata venerdì scorso a Perugia dai legali del caporalmaggiore dell'Esercito rinchiuso nel carcere di Teramo con l'accusa di aver ucciso la giovane moglie non è ancora arrivata alla cancelleria del tribunale dell'Aquila, i difensori criticano indagini e modalità attuate dalla Procura di Teramo, in particolare nell'ex abitazione della famiglia Parolisi a Folignano (Perugia).

Ed in questa schermaglia si cita il Riesame: "Vista la sorprendente fretta, ci aspettiamo che già in sede di Riesame ci faranno conoscere i risultati di 'tali indifferibili accertamenti', ottenuti sui reperti acquisiti da un appartamento mai sequestrato e da tempo non più nella disponibilità di Parolisi", spiegano all'ANSA gli avvocati Nicodemo Gentili e Valter Biscotti, i quali sottolineano che l'ex abitazione Parolisi non può riservare alcuna sorpresa per le indagini.

Sono da considerare aspetti della strategia difensiva anche la scelta dei legali difensori di presentare l'istanza di scarcerazione a Perugia, sede del loro studio (in casi del genere si possono utilizzare tutti i tribunali d'Italia), e di presentare una richiesta sprovvista della documentazione (la consegneranno all'Aquila), per tenere le carte coperte.

A tale proposito è ancora possibile che si svolga entro il mese di agosto. Intanto, i legali confermano che il loro assistito nell'udienza davanti ai giudici al Riesame renderà dichiarazioni spontanee; mentre il padre di Melania, Gennaro, in una intervista rilasciata al Tgcom ha lanciato accuse contro il suo genero:

"Io in dieci anni quel mostro di mio genero non l'ho conosciuto" - ha tuonato Rea. Riguardo le accuse agli investigatori, gli avvocati difensori rincarano la dose:

"L'anomala urgenza con la quale sono stati dagli inquirenti di Teramo repertati e analizzati alcuni oggetti presenti in casa Parolisi, dopo che la stessa è stata in più occasioni perquisita da cima a fondo - osservano - è fonte di forte perplessità per questa difesa, che avrebbe voluto, come la legge tra l'altro impone, che la stessa attenzione e celerità fossero state riservate all'importante materiale estraneo a Parolisi e alla vittima ritrovato sul corpo di Melania, e che invece non è stato né considerato né ancora approfondito".

I due legali sottolineano che "stranamente si insiste invece su analisi i cui risultati, qualunque essi siano, risulterebbero insignificanti all'indagine, perché estratti da oggetti prelevati dalla casa coniugale che inevitabilmente conserva anche per anni le tracce biologiche dei suoi abitanti e dei tantissimi frequentatori".


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