Omicidio Rea, Gip Cirillo: nuovo indirizzo alle indagini, sopralluogo nella caserma "Clementi"

05 Agosto 2011   10:45  

Dopo il ripetersi del silenzio davanti al Gip, si accelerano le indagini per individuare elementi che possano essere nuove prove, stringenti, dell'eventuale coinvolgimento diretto di Parolisi nel delitto della propria moglie Melania.

Nell'ordinanza di arresto firmata dal gip di Teramo, Cirillo invita ad approfondire i "segreti" della caserma "Clementi" e valutare l'esistenza di moventi alternativi a quelli dell'omicidio passionale.
Quindi un nuovo indirizzo per le indagini che si è da subito concretizzato con un nuovo sopralluogo nella caserma dove Parolisi lavora e nell'abitazione che condivideva con la moglie, Melania Rea, e la figlia. Il pm Rosati è entrato con i Ris e i cani antidroga nell'appartamento che Salvatore e Melania hanno condiviso per tre anni e fino allo scorso 18 aprile, giorno in cui la 29enne di Somma Vesuviana è scomparsa, per essere ritrovata poi cadavere il 20 aprile a Ripe di Civitella.

Gli esperti non hanno portato via nulla dalla caserma, ma avrebbero invece trovato e repertato delle tracce nell'abitazione.

Saranno necessari ulteriori esami per capire se si tratti o meno di elementi utili alle indagini. Durante l'ispezione in caserma invece il magistrato ha chiesto di parlare con le gerarchie militari, per cercare di ottenere informazioni utili a ricostruire il quadro generale dell'ambiente di lavoro di Parolisi.

Secondo indiscrezioni, sarebbe stato anche ascoltato un militare in servizio al Rav Piceno. Elementi vecchi e nuovi si incrociano in una indagine che finora ha visto lavorare sei pm e almeno tre reparti speciali dei carabinieri, per acquisire "con tranquillizzante certezza", per dirla con le parole del gip di Teramo, un movente dell'omicidio.


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