Omicidio Rea: Il cellulare non può agevolare le indagini, le celle sono sovrapponibili

Parla il comandante provinciale dei CC Patrizio

27 Aprile 2011   18:08  

Sostanzialmente la cella telefonica di Colle San Marco (Ascoli Piceno) è la stessa di Ripe di Civitella del Tronto (Teramo) e quindi non è particolarmente utile per ricostruire gli spostamenti di Carmela Melania Rea nelle ore successive alla scomparsa, avvenuta poco prima delle 15 del 18 aprile sul pianoro del colle ascolano, dove la giovane donna si trovava con il marito, il caporalmaggiore dell'esercito Salvatore Parolisi, e con la loro figlioletta di 18 mesi.

Di fatto - spiega all'ANSA il comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli col. Alessandro Patrizio - "tutto quello che possiamo dire è che Melania si è mossa in un'area con un diametro di una ventina di chilometri".

Stesso discorso per gli eventuali spostamenti del marito. Più utile ai fini delle indagini, sempre secondo il col. Patrizio, sarà l'analisi del traffico telefonico.

Gli investigatori infine ritengono di aver ricostruito con una certa precisione i movimenti della famigliola sul pianoro del San Marco nelle fasi precedenti e immediatamente successive alla sparizione di Melania: ci sono testimoni che avrebbero visto Parolisi con la moglie e non ci sarebbero "buchi" particolarmente significativi tra la scomparsa e l'allarme dato dal marito, "al massimo 25 minuti".

Gli accertamenti dei carabinieri sono comunque concentrati sul contesto familiare e delle frequentazioni più strette della coppia: è in questo ambito che va cercata la chiave del mistero.


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