Omicidio Rea: Il fratello di Parolisi, basta processi mediatici

Ci rimetteremo al PM di Ascoli Piceno

09 Maggio 2011   18:09  

 Sul matrimonio di Salvatore Parolisi e di Melania Rea, la ventinovenne scomparsa sul Colle San Marco di Ascoli Piceno il 18 aprile e ritrovata due giorni dopo nei boschi del Teramano uccisa a coltellate, "ne escono di cotte e di crude.

Noi ci rimettiamo agli inquirenti".

A parlare é Rocco Parolisi, fratello del caporalmaggiore dell'esercito, al centro dell'attenzione dei media anche per le notizie su una relazione extraconiugale, di cui anche Melania era a conoscenza e che era ancora in corso al momento della scomparsa e della morte della moglie. Notizie che Salvatore Parolisi non intende commentare, secondo Rocco, "perché non si può stare dietro a tutto quello che esce, altrimenti gli ci vorrebbe un segretario".

"Che le notizie seguano il loro corso - osserva -. Anche le indagini seguiranno il loro e saranno quelle a fare stato". "Quello che si sapeva è stato detto - aggiunge -, se c'é qualcosa da chiarire sarà chiarito. Poi chi dovrà, farà l'equazione". Intanto però Rocco non augura a nessuno "di passare quello che stiamo passando noi, non auguro a nessuno, neppure al peggiore nemico, il male che ci hanno fatto i giornalisti".

Rocco non pensa che il fratello parteciperà ad altre trasmissioni televisive, "perché è come mettere il dito nella piaga".

Basta con i processi mediatici: se le notizie trapelate "sono cose attinenti a quello che è successo, è giusto che vengano fuori". Ma in caso contrario, Rocco Parolisi sfida "chiunque a non avere uno scheletro nell'armadio, una marachella". Intanto Salvatore continua a dividersi tra la casa dei suoi genitori a Frattamaggiore e quella dei genitori di Melania a Somma Vesuviana, insieme alla piccola Vittoria.


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