Non ci sono grossi passi in avanti nelle indagini sulla morte di Carmela-Melania Rea, a parte gli ultimi ritrovamenti di alcuni oggetti personali della vittima nel luogo dove il cadavere è stato rinvenuto, a Ripe di Civitella, nel teramano, lo scorso 20 aprile, a due giorni dalla scomparsa della donna a Colle San Marco (Ascoli Piceno):
un orecchino, la catenina, un laccio emostatico e alcuni segni rinvenuti nei pressi del chiosco a Casermette non possono al momento costituire elementi oggettivi per determinare il luogo dove è stata uccisa e quindi la competenza territoriale dell'inchiesta, almeno stando a quanto emerge da fonti investigative sul fronte teramano.
In Procura a Teramo oggi pomeriggio il sostituto procuratore Greta Aloisi ha tenuto una riunione con i carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Teramo, coordinati dal capitano Nazario Giuliani, per fare il punto delle indagini e raccogliere gli elementi emersi finora.