Omicidio Rea: La siringa era vuota. Depistaggio o messaggio cifrato del killer?

23 Aprile 2011   13:16  

Nella siringa trovata infilzata nel seno di Carmela, Melania, Rea, la donna scomparsa da Colle San Marco, ad Ascoli, e ritrovata cadavere due giorni dopo nel Teramano, potrebbe non esserci stato nulla. Nessun narcotico o droga.

Il particolare è interessante perché potrebbe dire molte cose dell'assassino e del perché, e come, abbia agito. Se la siringa era vuota, riflette oggi il comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli Piceno, Alessandro Patrizio, "non c'era nulla per una ragione che dev'essere chiarita".

E per una ragione non da poco. Perché se Carmela-Melania è stata narcotizzata, questo vuol dire che il killer non ha agito d'impulso - come lasciano invece intendere le coltellate inferte con furia sul corpo della donna, anche dopo la morte - ma ha premeditato l'aggressione. E questo é uno scenario.

Ma se la siringa era vuota, quale può essere il significato della sua presenza sul seno della vittima? Un depistaggio? Un messaggio che rimanda all'uso della droga?

Non certo da parte della vittima, madre di famiglia e persona - così la descrivono tutti - senza ombre.

Interrogativi fra i tanti che inquirenti e investigatori stanno cercando di risolvere, in attesa di una prima relazione sui risultati degli accertamenti, e in attesa che, dunque il corpo di Melania 'parli'.


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