Omicidio Rea: Melania sequestrata e uccisa. Vicini alla svolta nelle indagini

Possibile svolta nelle indagini sull’omicidio di Carmela Melania Rea. Da fonti vicine alla Procura di Ascoli sembra aprirsi un nuovo, inquietante, scenario. La 29enne sarebbe stata sequestrata da una, forse più persone. trasportata su un’auto. Tramortita e  pugnalata in un posto non ancora precisato tra Colle San Marco e Folignano. Poi abbandonata, ormai senza vita, nel bosco delle Casermette. Questa, dunque, sarebbe la ricostruzione degli inquirenti in base ai risultati delle ultime indagini, dopo la trasmissione degli atti dal tribunale di Teramo.

Sembra anche perdere forza il quadro secondo cui  fosse proprio Melania la donna che insieme a Salvatore Parolisi giocava nel parco di Colle San Marco con la figlia di 18 mesi, alle 14.30 del 18 aprile scorso.

I carabinieri, infatti, sono tornati ad interrogare Alfredo Ranelli, il titolare del bar accanto alle altalene. L’uomo ricorda Parolisi e la figlioletta, ma non è certo che la donna fosse proprio Melania.  Per di più, si parla di un episodio avvenuto nel tardo pomeriggio del 18 aprile a Villa Lempa, una frazione di Teramo, al confine con Ascoli. Alcune persone avrebbero notato due soldatesse, una delle quali in particolare molto agitata, insieme con un altro militare. A questo punto pare evidente la volontà degli inquirenti di voler riascoltare il marito di Melania, sulla cui ricostruzione si addensano sempre più dubbi. Ricostruzione che ha bisogno di ulteriori spiegazioni, visti gli evidenti buchi presenti sia nella spiegazione degli spostamenti e sia negli orari degli eventi descritti. A tal proposito il caporalmaggiore dell’esercito si trova ancora a Frattamaggiore, suo paese natale, dove attende la convocazione ufficiale della procura di Ascoli. Parolisi sarà interrogato come persona informata sui fatti. L’uomo, comunque, appare sicuro di sé, tanto da non aver ancora nominato un avvocato. Sul fronte delle testimonianze, ieri nella caserma dei carabinieri sono stati ascoltati nuovi test, tra questi anche alcuni residenti a san Giacomo, località che si trova vicino al bosco delle Casermette.

Marco Tatone