Omicidio Rea: Parolisi in aula per il processo d'appello a L'Aquila

25 Settembre 2013   09:33  

ore 13:51-  Il procuratore generale, Romolo Como, ha chiesto la conferma dell'ergastolo per Salvatore Parolisi.

Lo ha fatto nel corso della prima udienza in Corte d'Assise d'Appello davanti ai giudici togati Catelli e Servino.

Per il procuratore, regge l'impianto accusatorio che ha portato alla condanna al carcere a vita dell'ex caporalmaggiore anche se le motivazioni scritte nel giudizio di primo grado restano carenti. Fra alcuni minuti l'udienza a porte chiuse riprendera' con la parte civile.

Ore 11.20:  Ora al processo si sta leggendo la sentenza di primo grado e dopo forse verranno fatte richieste di nuove perizie. Se fossero accettate si ridefinirà il calendario delle udienze. Al momento sono calendarizzate altre due udienze, il 27 e il 30.

Ore 11,00:  "Molte cose non sono state ancora non valutate - dicono gli avvocati di Parolisi - e molto probabilmente in quel luogo c'era anche una terza persona".  

Ore 9,38: Inizia il processo, parla Michele Rea che dice: 

"In primo grado è stata fatta giustizia e credo le richieste di Parolisi non saranno accolte, perchè noi non cercavamo un colpevole qualunque, noi cercavamo il colpevole e tutte le piste battute portavano proprio a lui.

Puntuale alle 8,30, Salvatore Parolisi ha raggiunto la Corte d'Assise d'Appello dell'Aquila per la prima delle tre udienze fissate nel processo di secondo grado che lo vede imputato di omicidio volontario della moglie Melania Rea.

 E' cominciata all'Aquila l'udienza in Appello  sul banco degli imputati il marito, caporalmaggiore Salvatore Parolisi, condannato in primo grado all'ergastolo.

All'esterno del tribunale un grande schieramento di forze dell'ordine.

Con Parolisi in udienza ci sono gli avvocati che ne hanno seguito fin qui l'iter giudiziario, Valter Biscotti e Nicodemo Gentile.

Per la famiglia Rea sono presenti il fratello di Melania, Michele, ed il padre Gennaro assistiti dall'avvocato Mauro Gionni.

L'ex caporalmaggiore, condannato all'ergastolo in primo grado dal gup di Teramo, Marina Tommolini, proclama la sua innocenza e lo ha fatto anche lanciando un appello al telefonista anonimo che scopri' il corpo della donna nel bosco delle Casermette di Ripe di Civitella del Tronto (Teramo).

Gli avvocati di Parolisi, Valter Biscotti, Nicodemo Gentile e Federica Benguardato cercheranno di dimostrare l'infondatezza delle accuse.


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Corte d'Assise d'Appello dell'Aquila
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