Omicidio Rea:Parolisi in balia dei suoi avvocati?

20 Settembre 2011   16:00  

Salvatore Parolisi ostaggio della strategia difensiva dei suoi avvocati, secondo un’indiscrezione riportata da un quotidiano marchigiano, il caporalmaggiore in carcere con l’accusa di aver ucciso il 18 aprile scorso sua moglie Carmela Melania Rea, era pronto a collaborare ed aveva preparato una memoria scritta da consegnare al Gip nel corso dell’interrogatorio di garanzia in carcere a Teramo lo scorso 20 luglio.

L’aveva scritta di proprio pugno nella desolazione della sua cella, ma i suoi legali gli avrebbero consigliato di tenerla da parte così come lo avrebbero più volte bloccato, durante l’interrogatorio, quando era sul punto di lasciarsi andare in dichiarazioni che andavano al di là della tesi concordata.

Il condizionale è d’obbligo, e certamente i suoi avvocati Valter Biscotti e Nicodemo Gentile cercano di fare al meglio il loro lavoro, ma l’accertamento della verità al quale da mesi lavorano alacremente gli inquirenti e che Parolisi potrebbe contribuire in maniera significativa a svelare, così come sollecitato più che dall’opinione pubblica, dai famigliari di Melania, resta un argomento tabù per il militare di Frattamaggiore. Intanto dalle pagine del quotidiano “Il Centro” il cugino del papà di Melania, Gennaro Rea, svela particolari interessanti emersi da una sua indagine tutta privata.

A lui Parolisi si riferiva quando, confidandosi con una giornalista di mediaset, si lamentò per il comportamento di alcune persone che da un lato mostravano tutta la loro vicinanza e la loro solidarietà e alle spalle raccoglievano elementi per la Procura. Gennaro Rea sospettava di Parolisi già dal giorno della scoperta del cadavere al boschetto di Ripe di Civitella, quando, invece di accorrere sul luogo del macabro ritrovamento, preferì restare in caserma, per cancellare i messaggi compromettenti su face book. Perfino il giorno del funerale arrivò con mezzora di ritardo e abbracciandolo gli ho detto – riferisce Rea al collega Lorenzo Colantonio – anche oggi hai fatto aspettare Melania.

Gennaro Rea ha registrato di nascosto i suoi colloqui con Salvatore, non solo, ma da esperto d’informatica, è riuscito a scoprire le chat tra Parolisi e l’amante dal pc di Melania nella sua casa di Somma Vesuviana. E’ tutto nelle mani della Procura – precisa – e poi aggiunge – penso che Parolisi sia colpevole, ma non credo che sia stato lui a colpire a morte Melania, qualcun altro o qualcun’altra l’ha fatto in sua presenza. Da questo punto di vista viene riposta attenzione sull’orma riscontrata sul ballatoio del chiosco di Ripe di Civitella, molto più piccola dell’impronta del piede di Parolisi, forse di una donna.

Intanto entro domani il Gip di Teramo Giovanni De Rensis scioglierà le sue riserve circa l’incidente probatorio richiesto dai legali dell’unico indagato, e per il quale i Pm hanno già espresso parere negativo.


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