Dal carcere dove è in attesa di guidizio come unico accusato dell'omicidio della moglie Melania Rea, Salvatore Parolisi invia una seconda lettera, dopo quella indirizzata direttamente alla figlia, alle sue due sorelle, Francesca e Lucia.
Il caporalmaggiore chiede loro di richiedere l'affidamento della piccola Vittoria, sua figlia, in affido temporaneo ai nonni materni.
Secca la risposta negativa della sorella Francesca che sembra non voler affrontare un'ulteriore battaglia legale che implicherebbe altri problemi per la piccola.
Intanto gli inquirenti hanno pubblicato altre prove a carico di Salvatore, il dna nella bocca della moglie, un appunto sull'agenda della coppia con scritto papilloma virus, che Parolisi potrebbe aver contratto durante un tradimento e la testimonianza di un uomo che avrebbe sentito Parolisi dire che la moglie sarebbe morta solo venti minuti dopo la sua scomparsa.
