Omicidio Rea, Procura militare: "Non ci sono indagati nell'indagine sulla caserma Clementi"

09 Agosto 2011   16:18  

Non ci sono indagati nell'indagine sui presunti abusi commessi dagli istruttori della caserma Clementi di Ascoli Piceno, la caserma dove prestava servizo come istruttore di reclute femminili Salvatore Parolisi, marito di Melania Rea, la donna uccisa con 26 coltellate il 20 aprile.

L'inchiesta e' soltanto all'inizio e stiamo svolgendo gli accertamenti preliminari - spiegano fonti della procura militare -, abbiamo acquisito documenti e testimonianze dalla magistratura ordinaria. Il reato ipotizzato e' l'articolo 46 del codice penale militare di pace: ovvero minaccia a un inferiore per costringerlo a fare un atto contrario ai propri doveri.

La procura militare, in pratica, vuole capire se da parte di uno o piu' istruttori siano state attuate minacce nei confronti delle reclute anche per indurle, nel caso specifico, ad intrattenere relazioni o avere rapporti di natura sessuale. L'obiettivo e' quello di accertare se sono stati commessi reati militari, violazioni e abusi da parte del personale della caserma, ma anche di tutelare il buon nome delll'Esercito rispetto a voci che raccontano di quel reparto come un luogo in cui avvengono nefandezze di ogni tipo.


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