Omicidio Rea: RIS a lavoro sui due scontrini. Prende piede l'ipotesi del delitto passionale

30 Aprile 2011   18:06  

Due scontrini trovati sul luogo del delitto potrebbero contrinuire a delineare i contorni dell'omicidio di Carmela, detta Melania, Rea, la mamma di 29 anni scomparsa il 18 aprile dal Pianoro del San Marco, ad Ascoli, e ritrovata due giorni dopo nel bosco delle Casermatte, nel Teramano, uccisa da 35 coltellate nel bosco delle Casermette, nel Teramano.

I due scontrini, che riportano l'acquisto di generi alimentari, portano le date del 18 e del 19 aprile. Chi li ha gettati potrebbe dunque aver visto la scena del crimine scoperta successivamente a seguito di una telefonata anonima fatta da una cabina.

Non si trascura pero' nemmeno l'ipotesi che gli scontrini possano anche appartenere alla persona (o alle persone) che successivamente potrebbe aver costruito la scena del crimine ad arte, secondo un ordine creato dall'omicida il quale ha aggiunto una siringa, ritrovata infilzata sul petto della donna; un laccio emostatico; una svastica sulla coscia destra; slip e pantaloni abbassati anche se non risulta esservi stato un rapporto sessuale.

Di fronte a questo scenario, lo stesso procuratore di Ascoli, Michele Renzo, ha parlato di un'indagine difficile. "Quando gli omicidi vengono commessi con queste modalita' e quando la vittima e' una donna -ha detto invece la criminologa, Margherita Carlini- in molti casi l'assassino e' una persona che conosceva molto bene la vittima".

La pista che si segue e' infatti quella del delitto passionale proprio per l'efferatezza con il quale e' stato compiuto. La donna, stando a quanto riferito dal medico legale Adriano Tagliabracci, che ha effettuato l'autopsia sul corpo di Carmela, e' morta dissanguata.

Sul luogo del delitto sono stati trovati pero' non piu' di due litri di sangue. Si pensa dunque che la donna possa essere stata uccisa in un posto diverso rispetto a quello in cui e' stata ritrovata. Nelle ultime ore, ci sarebbe stata un'amica di Carmela che avrebbe riferito agli inquirenti che lei ed il marito, Salvatore Parolisi, litigassero spesso; cosa che invece smentivano le precedenti testimonianze di amici e familiari.

Intanto, si attendono i risultati degli esami del Ris che sono stati effettuati sui vestiti indossati dal marito il giorno della scomparsa della moglie (e che il marito ha consegnato spontaneamente); sulle macchie di sangue trovate sul sedile del passeggero dell'auto dell'uomo e sul tessuto sub-unghiale della donna.


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