Omicidio Rea. Svelato il mistero sullo spostamento del cellulare

25 Gennaio 2012   12:06  

Nuovi tasselli si inseriscono nel moasaico dell'omicidio di Melania Rea. I periti sono arrivati alla conclusione che il telefonino della donna sia stato spostato, ma non da Salvatore Parolisi.

Potrebbe essere stato il telefonista anonimo che diede l'allarme.

La ricostruzione dell'accaduto. Melania si trova dietro al casotto di legno, ha i pantaloni e gli slip all'altezza delle caviglie che le rendono difficile la camminata. In questo punto è stata aggredita alle spalle e le è scivolato il cellulare per terra, dove sarebbe rimasto per un certo arco di tempo, durante il quale riceve le chiamate e gli sms dall'amica Sonia, che però non arrivano a destinazione perchè la struttura di legno disturba il segnale.

Melania continua a camminare per poi accasciarsi poco più in là. Il giorno del ritrovamento il cellulare è stato trovate nei pressi del corpo. Sull'apparecchio non ci sono tracce di Salvatore Parolisi e gli investigatori credono che l'uomo che poi diede l'allarme, giungendo da dietro il casotto, avrebbe prima visto e raccolto il cellulare e poi, trovatosi al cospetto del cadavere l'avrebbe lasciato cadere a terra.

Intanto gli avvocati del caporal maggiore hanno quindici giorni per chiedere ad un altro giudice il rito abbreviato dopo che il gip Giovanni de Rensis ha accolto la richiesta di giudizio immediato.


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