Omicidio Rea, ci serve "condanna esemplare" per i genitori di Melania

Giallo sulla scomparsa del "tesoro" del caporalmaggiore

26 Settembre 2013   11:44  

Tristi ricordi devono essersi senza dubbio affollati ieri nella mente dei familiari di Melania Rea, presenti presso il Tribunale dell'Aquila per il processo d'appello dell'ex marito Salvarore Parolisi, condannato in primo grado all'ergastolo per averla uccisa.

Pur con la tristezza nel cuore, hanno tutti una grande voglia di giustizia: "Occorre una condanna esemplare, affinché non si verifichino mai più fatti di questa gravità", ha auspicato Michele Rea, fratello di Melania, che ha poi ribadito come "solo con la conferma dell'ergastolo a Salvatore sarà stata fatta giustizia per mia sorella. Del resto, tutto riconduce a lui".

Oltre alla sentenza, grande interesse é suscitato dalla scomparsa del "tesoretto" di 130.000 euro circa dal conto corrente del caporalmaggiore (su cui ne sono rimasti solo 10.000), e che sarebbero dovuti servire per pagare una parte della provvisionale di un milione di euro per la figlia stabilita in primo grado.

La famiglia Rea intende vedere chiaro su tale vicenda, ed ha già provveduto a presentare una denuncia alla procura di Napoli, ma nel frattempo é già polemica tra i legali della donna uccisa e quelli di Parolisi.

"Il reato si configurerebbe qualora si accertasse che quei soldi sono stati spesi dopo la sentenza di primo grado, ma sta comunque di fatto che non é stato pagato alcun anticipo della provvisionale", ha affermato l'avvocato Mauro Gionni, legale della famiglia Rea, al quale il difensore di Parolisi, Nicodemo Gentile, ha replicato che "non vi sono prove della sottrazione dei soldi, nè prima nè dopo la sentenza, come non vi sono prove del mancato pagamento della provvisionale".

Una nuova sentenza, intanto, attende Parolisi: a gennaio, infatti, é in programma l'udienza per il ricorso del militare al Tribunale dei minori contro la revoca della sua potestà genitoriale.

 

 

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore