Omicidio Rea: dal carcere le lettere di Parolisi alla figlia Vittoria

22 Novembre 2011   13:05  

Sono parole semplici e cariche di affetto, parole di un padre ad una figlia, il padre è Salvatore Parolisi, in carcere perché indagato per l'omicidio della propria moglie Melania Rea; la bimba rimasta orfana troppo presto è Vittoria, la nata nel matrimonio tra Salvatore e Melania.
Sulla sorte della piccola il 2 dicembre si pronuncerà il tribunale dei minori, i nonni materni hanno chiesto di poter ottenere l'affidamento di Vittoria.

Oggi dal carcere di Castrogno, dove Parolisi è recluso, in un'esclusiva del settimanale Vanity Fair, escono le lettere di papà Salvatore alla sua piccola Vittoria, lettere che Salvatore scrive ogni giorno alla sua unica figlia.

"Ciao Vittoria, è il tuo papà che ti scrive: non faccio altro che pensarti domandandomi cosa stai facendo, con chi, se stai mangiando, dormendo, insomma mi manchi tantissimo come anche la tua mamma". Queste le prime parole di una delle lettere rese note da Vainity Fair.

In un' altra lettera, di luglio, scriveva "E pensare che solo cinque giorni fa ti cambiavo il pannolino, ti cantavo la bella lavandaia, ti davo la pappa, ti dondolavo per farti addormentare e poi dormivamo tutti e due sul lettone grande".

E' da allora infatti che Parolisi non vede più la piccola Vittoria, un padre che dalle parole che scrive, sembra amare molto la sua bimba, un uomo che racconta alla figlia le interminabili giornate in cella, in un luogo dove "ogni cosa senza te mi sembra inutile".

Periodicamente – si apprende dall'articolo di Vanity Fair- il caporalmaggiore spedisce un mazzo di lettere a sua sorella Francesca, che durante il fine settimana va a prendere la bambina a casa dei genitori di Melania per farle trascorrere qualche ora con i nonni paterni. "Leggigliele quando sta con te", ha chiesto Salvatore alla sorella, che ogni sabato mattina dal carcere telefona a casa dei suoi genitori e, per dieci minuti contati, parla al telefono con la bambina.

E' un uomo addolorato, che brama più di tutto di rivedere Vittoria, lo ha chiesto ripetutamente ai giudici “Fatemi vedere mia figlia”, ma sono i genitori di Melania che cercano di evitare alla piccola il trauma di una visita in carcere.

Per Salvatore quindi pochi e veloci contatti al telefono, e lunghe lettere dove raccontare il suo amore e il suo dolore.  "Ogni sabato, quando viene a casa nostra, vede la stanza dove dormivano i suoi genitori e comincia a guardarsi intorno cercandoli – spiega la mamma di Parolisi a Vanity Fair - Si aspetta di vederli da un momento all’altro, se apro l’armadio riconosce i vestiti del padre, le mancano tanto sia il papà che la mamma. Mio figlio è distrutto da questa separazione". Un dolore quello di Parolisi che traspare da ogni parola scritta per la piccola Vittoria.


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