Omicidio Rea: folla ai funerali a Somma Vesuviana. Gelo tra le famiglia di Melania e Salvatore

16 Maggio 2011   18:11  

Restano seduti ai due lati opposti della chiesa durante tutta la celebrazione i parenti di Melania Rea e quelli di Salvatore Parolisi. Per i funerali della donna trovata morta nel Teramano il 20 aprile scorso non c'e' alcun contatto tra i familiari di Melania e quelli del marito. Non si scambiano il segno della pace e fanno la comunione in due file diverse. Nel corso della celebrazione, il vescovo vicario di Nola, Pasquale Onofrio, parte dal vangelo di San Giovanni, nel quale Cristo viene indicato come "la porta" per la salvezza.

"Melania lo ha scelto piu' volte - ricorda il sacerdote - quando ha scelto la fede, con il matrimonio e per il battesimo della figlia. Il signore e' la porta attraverso la quale sono passate le sue scelte e per lei e' gia' consolazione".

C'e' stato un silenzio assordante nella chiesa, nonostante le tante centinaia di persone sedute tra i banchi e assiepate davanti all'ingresso e nel piazzale antistante. Alla fine della celebrazione un cugino di Melania ha letto delle parole scritte dal papa' Gennaro.

"Lasci un vuoto incolmabile - dice - ora che il destino crudele ti ha strappata all'affetto dei tuoi cari. Niente sara' come prima. La nostra speranza e' che continui a vigilare su chi ti ha amata, a cominciare dalla tua bimba, che guiderai dall'alto". Il fratello di Melania, Michele, ringrazia tutti per la vicinanza dimostrata, definendo i presenti "parte della nostra famiglia".

Nessun messaggio viene letto da Salvatore e dai suoi familiari. Il gelo tra le due famiglie prosegue anche al termine del rito funebre. La bara viene portata a spalla da Michele e da altri amici di Melania, mentre Salvatore lascia la chiesa quasi per ultimo, barcollando e piangendo, sorretto dalla sorella e del fratello.


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