I legali di Salvatore Parolisi hanno depositato questa mattina il ricorso in Cassazione contro la decisione del Tribunale del Riesame dell'Aquila, che il 23 agosto ha confermato la detenzione in carcere a Teramo, per il caporalmaggiore dell'Esercito accusato di aver ucciso a coltellate la moglie, Melania Rea.
Secondo gli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, la decisione dei magistrati aquilani ha diversi punti deboli, con "risposte superficiali ad una robusta quantita' di obiezioni difensive su molte cose". Nel merito, i due legali contestano "i dati sull'ora della morte della donna, poi la rivelanza delle sei presunte tracce di dna estraneo trovato sul corpo di Melania, (femminili e maschili) e l'analisi delle celle telefoniche nella zona tra Colle S. Marco di Ascoli e Ripe di Civitella del Tronto, in provincia di Teramo, dove il cadavere venne trovato il 20 aprile scorso, due giorni dopo la scomparsa della 29enne di Somma Vesuviana".