Omicidio Rea: il gip dice no al sequestro dei soldi di Parolisi

21 Marzo 2012   09:35  

Mauro Gionni aveva presentato l'istanza a favore della piccola Vittoria dopo la sua costituzione di parte civile, sequestrare i soldi di Parolisi, ma il  gip Marina Tommolini ha detto no.

Nel conto di Parolisi ci sono 100 mila euro: soldi che provengono soprattutto dal pagamento delle missioni militari all’estero.

"La parte civile  - ha spiegato l'avvocato Gionni - chiede il sequestro conservativo quando vi è fondata ragione che possano disperdersi le garanzie degli obblighi civili derivanti dal reato. Bancomat e carte di credito sono nella disponibilità dei familiari dell’imputato con il rischio teorico quindi, che questi soldi potrebbero non essere mai più rinvenuti. Era mio dovere chiedere questa misura ad esclusiva salvaguardia degli interessi della piccola."

Inoltre spiega ancora il legale della famiglia Rea "anche quando la richiesta di sequestro viene accolta non comporta la perdita del denaro da parte del suo proprietario. Le somme o i beni, infatti, restano congelati in attesa della sentenza definitiva."

E il prossimo 30 marzo, ci sarà una nuova udienza  quando il giudice Tommolini assegnerà a due medici (un medico legale e una genetista) l’incarico per la super perizia sull’ora della morte e risentirà i tre testimoni la cui audizione è stata chiesta dalla difesa di Parolisi proprio nell’ambito del rito abbreviato.

Intanto nei giorni scorsi al superteste Salvatore Rea , zio di Melania, sono stati mostrati i coltelli sequestrati nell’abitazione di Folignano sono stati mostrati al superteste. 


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