Omicidio Rea, inquirenti ripercorrono i percorsi fatti dal telefonista e da Parolisi

28 Settembre 2011   18:04  

Che strada ha fatto il telefonista anonimo che il 20 aprile scorso segnalo' il luogo del ritrovamento del corpo senza vita di Melania Rea? Se lo chiedono gli inquirenti che indagano sul delitto della giovane mamma di Somma Vesuviana (Napoli) che, stamane, hanno percorso le stradine delle Casermette a Ripe di Civitella (Teramo).

I carabinieri del reparto operativo di Teramo assieme al pm titolare dell'inchiesta, Davide Rosati, hanno seguito il possibile sentiero che il telefonista avrebbe fatto, da solo o in compagnia, dal boschetto di Ripe all'auto e da qui alla cabina telefonica di piazza San Francesco a Teramo dalla quale e' partita la segnalazione al 113. Pm e carabinieri hanno raggiunto il luogo del delitto, per il quale e' indagato l'ex marito di Melania Salvatore Parolisi, alle 10 di oggi.

Fino alle 12,30 hanno studiato e valutato tutte le strade e scorciatoie che possono aver percorso tanto il telefonista quanto Parolisi nonche' il possibile complice che sarebbe tornato ad infierire sul corpo di Melania.

Altro particolare su cui si sta lavorando e' il telefonino ritrovato accanto al cadavere di Melania. Gli inquirenti sospettano che possa essere stato spostato rispetto al momento dell'omicidio da qualcuno, forse dallo stesso telefonista che lo ha poi posato a terra, scappando.


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