Omicidio Rea, l'avvocato della famiglia di Melania: mancano requisiti per incidente probatorio

14 Settembre 2011   13:53  

Si tratta di una richiesta sostanzialmente già avanzata e respinta dal gip di Ascoli Piceno nel luglio scorso, e per la quale non ci sono i requisiti: liquida così l'avvocato di parte civile Mauro Gionni la notizia del deposito della richiesta di incidente probatorio avanzata dagli avvocati di Salvatore Parolisi, in cui si chiede al gip di stabilire con certezza i tempi intercorsi tra le lesioni e la morte di Melania Rea.

"In poche parole - sostiene il legale che assiste i famigliari di Melania - come scrivemmo nella memoria che allora depositammo, si chiede di fare quello che è stato già fatto con accertamento tecnico irripetibile dal dottor Tagliabracci, con procedura legittimamente avviata e giunta a conclusione con utilizzabilità piena".

"A quella fase delle indagini, prima come parte offesa e poi come indagato - sostiene l'avvocato Gionni - ha partecipato anche Parolisi con legali e consulenti. Perché - chiede la parte civile - dunque, nulla fu eccepito al conferimento dell'incarico, cui anzi seguirono dichiarazioni di piena fiducia nell'operato del medico legale? Ogni questione, almeno sul punto per il quale si avanza la richiesta sarà proprio oggetto di confronto processuale tra perito d'ufficio e consulenti di parte, con ogni possibile conseguenza".

Secondo Gionni, l'incidente probatorio è un mezzo di anticipazione della prova prima del dibattimento "solo in presenza di requisiti che qui non esistono assolutamente".


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