Omicidio Rea, l'avvocato di Parolisi: "Il Riesame? La montagna ha partorito il topolino..."

23 Agosto 2011   16:09  

"La battaglia di Parolisi verso l'innocenza sara' dura e difficile, la combatteremo a partire dal ricorso in Cassazione con dignita' e determinazione, perche' siamo certi che la giustizia riconoscera' la sua totale estraneita' ai fatti". Commenta cosi' l'avvocato di Salvatore Parolisi, Nicodemo Gentile, dopo aver letto le motivazioni dei giudici del Riesame che confermano la detenzione in carcere del sottufficiale accusato del delitto di Melania Rea.

"Lette le motivazioni del Riesame, a ragion veduta, possiamo affermare che la montagna ha partorito il topolino", dice Gentile che insieme al collega Valter Biscotti difende l'ex marito della ventinovenne di Somma Vesuviana (Napoli) il cui assassinio e' avvenuto il 18 aprile scorso a Ripe di Civitella nel Teramano.

"Continua l'appiattimento dei giudici ai fragili ed oscillanti elementi che sorreggono l'ipotesi accusatoria", prosegue il legale del caporalmaggiore in carcere dal 20 luglio scorso, "nonostante gli inconfutabili dati tecnici, le circostanze di fatto, le testimonianze offerte dalla difesa che hanno smascherato le lacune, le omissioni e le forzature di un'indagine a senso unico. La scarna motivazione sara' ricordata solo per aver svalutato risultati tecnici oggettivi come lo strano balletto della quantita' e qualita' del contenuto gastrico, il Dna, le celle telefoniche, abbracciandone altri assolutamente sfalsati, inaffidabili ed incerti.

Si tratta di indizi di innocenza di Parolisi - conclude Gentile - accusato di un omicidio di cui, contrariamente a quanto sostenuto finora, non vi e' certezza sotto il profilo medico-legale ne' dell'ora, ne' del giorno in cui e' avvenuto".


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