Omicidio Rea: l'ultimo bacio prova regina contro Parolisi?

11 Maggio 2012   10:04  

Potrebbe essere la cosiddetta prova regina per inchiodare Salvatore Parolisi, in carcere con l’accusa di aver ucciso a coltellate la moglie Melania Rea, o comunque un elemento fondamentale per la ricerca della verità.

Melania Rea sarebbe stata uccisa massimo entro 5 minuti - ma anche meno - da quando fu baciata, o toccata sulla bocca, dal marito come affermato dall’autopsia del medico legale Adriano Tagliabracci il quale ha rilevato il Dna del caporal maggiore nella bocca della donna.

L’avvocato Mauro Gionni, che assiste la famiglia Rea, parte civile nel processo contro il caporal maggiore apertosi davanti al Gup di Teramo Marina Tommolini, ieri mattina ha incontrato il giudice al quale ha anticipato che domani depositerà formalmente l’esito di un esperimento scientifico sulla permanenza massima del Dna in bocca condotto nelle scorse settimane dalla genetista Marina Baldi consulente scientifica della parte civile.

L’esperimento, che naturalmente al momento ha solo un valore di parte, - ma potrebbe essere ripetuto dai periti del Tribunale - avrebbe in sostanza dimostrato che, come nel caso di un bacio, il Dna di un’altra persona rimane in bocca per meno di cinque minuti. L’esperimento della genetista è stato effettuato su numerose coppie di volontari che, dopo essersi baciate (alla francese), sono state sottoposte a tamponi e altri accertamenti. 

L'ultimo bacio. L’esperimento ha preso in considerazione anche l’eventualità che tra Salvatore e Melania non ci sia stato un bacio ma che il Dna del militare sia derivato da una pressione della mano sulla bocca come nel caso di un’aggressione: in questo caso il Dna sarebbe scomparso addirittura in meno di un minuto. A conforto della validità dell’esperimento l’avvocato Mauro Gionni, sempre in base alla perizia della sua genetista, indica uno studio scientifico, commissionato alla prof. Anne Glover e al prof. Flint Harry intitolato «Survival of ingested Dna in the gut and the potential for genetic transformation of resident bacteria.report» effettuato nell’ottobre 2004.

Questo studio, pur indirizzato all’esame di come il Dna degli alimenti si integri con il Dna dei batteri presenti nel cavo orale, secondo la parte civile consente anche di valutare il tempo di permanenza del Dna in bocca. Domani, nell’istituto di Medicina legale di Torino, prenderà il via la superperizia richiesta dal Gup per accertare ulteriormente alcuni aspetti come l’ora della morte, presenza di Melania a colle San Marco (come sostenuto dal marito), Dna in bocca e altro.

Oltre ai periti del Tribunale (Gianluca Bruno e Sara Gino) ci saranno anche i periti dell’accusa, della difesa e della parte civile. Sarà stilato il calendario degli accertamenti ai quali possono essere presenti tutti i periti. Ci saranno colpi di scena? La nuova udienza del processo è fissata per il 30 prossimo.

Parolisi sostiene che era sul pianoro di colle San Marco con la moglie quando quest’ultima si allontanò: se così fosse, e se fosse accertato il bacio 5 minuti prima della morte, Melania sarebbe stata uccisa poco lontano. Ma per l’accusa Parolisi non è mai andato a colle San Marco e uccise la moglie nel bosco delle Casermette dopo averla baciata o aggredita. ( fonte: Il messaggero)


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