Omicidio Rea, la difesa chiede accertamenti su tracce del Dna trovate sul corpo di Melania

22 Agosto 2011   18:35  

"Noi puntiamo essenzialmente sul fatto che sul cadavere e' stato ritrovato del dna estraneo, sono stati rilevati dei campionamenti, diversi campionamenti, in diverse regioni del corpo e questi campionamenti sembrerebbero e sono estranei sia alla vittima che a Salvatore Parolisi, alcuni dei quali sono maschili altri sono femminili". Lo ha detto il consulente della difesa, Emiliano Giardina, docente di genetica medica e forense presso l'Universita' di Tor Vergata (Roma).

"E' possibile eseguire ulteriori accertamenti che potranno chiarire meglio questo aspetto - ha aggiunto il perito -. Noi abbiamo chiesto che questi accertamenti possano essere eseguiti e riteniamo che debbano essere eseguiti e crediamo che queste tracce possano essere molto importanti per capire esattamente perche'. Queste tracce si trovano sui polpastrelli, nel dna sotto le unghie. Se noi avessimo trovato un dna subungueale di Salvatore Parolisi, - ha detto ancora Giardina - noi avremmo subito invocato una prova regina. Visto che questo non e' accaduto allora si dice che il dna subungueale puo' trasferirsi con una stretta di mano, questo noi lo contestiamo nel modo piu' assoluto perche' e' impossibile.

Esiste una letteratura scientifica molto corposa che esclude la possibilita' in modo categorico che il dna subungueale possa trasferirsi con una stretta di mano. E' un dna che viene spesso utilizzato in questi ambiti. Se noi potessimo dire puo' trasferirsi con una stretta di mano ovviamente sarebbe poco utile, invece e' largamente utilizzato. Dopo una lotta cosi' violenta e' anche molto strano che sul corpo del presunto colpevole, in questo caso di Salvatore Parolisi, non si sia trovata neanche una minima traccia di sangue".


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