Omicidio Rea, per la difesa "Accusa debolissima"

30 Gennaio 2012   12:06  

L'ultima relazione dei Ris sembrerebbe non lasciare scampo a Salvatore Parolisi, il marito di Melania Rea, trovata morta nel aprco di Ripe di Cvivitella il 18 aprile scorso. Melania è morta dissanguata hanno stabilito i periti, il povero corpo è stato trafitto dal 35 coltellate.

Nel reggiseno della vittima sono invece state identificate tracce dell'uomo: "La struttura pilifera analizzata è risultata identica a quella di Salvatore Parolisi". Su un accendino ritrovato sul luogo del delitto inoltre sono state isolate tracce di dna del caporalmaggiore: " Si riconoscono le componenti della vittima e di Parolisi".

Le uniche tracce rinvenute sono sempre quelle di Parolisi “Sulla scena del crimine non sono state trovate tracce significative di terze persone, al di là di Parolisi" commenta il procuratore di Teramo Gabriele Ferretti circa i numerosi accertamenti tecnici effettuati sul cadavere della povera Melania Rea.

La difesa di Parolisi non ci sta e per confutare tali versioni insorge Emiliano Giardina,il genetista docente dell' Università Tor Vergata, il quale ha dichiarato: "Attenzione, quel capello non si può tecnicamente attribuire solo a Salvatore Parolisi. Che dire, piuttosto, delle tracce trovate sul giubbino di pelle di Melania, dove sono state rinvenute particelle di soggetti ignoti, e delle unghie dove sono stati rilevati Dna maschili e femminili estranei che non sono stati analizzati?".

L'uomo è al momento detenuto presso il carcere di Castrogno con l'accusa di omicidio aggravato e vilipendio di cadavere . Quanto sostenuto dal giudice è supportato ovviamente dall'ultima relazione stilata dai Ris e allegata alla richiesta di rito immediato emesso dalla Procura.

I tecnici dei Ris hanno dichiarato: "Le analisi sui campioni prelevati nella Renault Scenic, i tamponamenti effettuati sul pavimento della cucina di casa, sulla busta di plastica e sul portasapone, risultati positivi nell' immediatezza, hanno escluso la natura ematica umana del materiale". Anche la traccia di scarpa isolata sul luogo del delitto non ha confermato corrispondenze con l'imputato; la stessa difesa ha commentato: "Non è neppure un indizio".

Ma il procuratore Ferretti comunque non lascia spazio ad altre ipotesi: "È stato vagliato tutto in modo meticoloso"; ma gli avvocati Nicodemo Gentile e Valter Biscotti controbattono: "L'accusa debolissima".


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