Omicidio Rea: scontro sull'incidente probatorio. La famiglia di Melania si oppone

28 Giugno 2011   12:46  

"Richiesta del tutto legittima ma inutile: perché la procura di Ascoli Piceno ha già disposto tutti gli accertamenti richiesti, e l'anatomopatologo sta concludendo la relazione sull'autopsia". Così l'avv. Mauro Gionni, legale dei genitori e del fratello di Melania Rea, commenta l'istanza di incidente probatorio avanzata al Gip dai difensori di Salvatore Parolisi, indagato per l'omicidio volontario aggravato della moglie Melania.

Gionni, cui l'atto è stato notificato stamani, si opporrà alla richiesta, "giuridicamente fondata ma allo stato dei fatti inutile". Parolisi, ricorda, "sta partecipando fin dall'inizio, come persona offesa, all'autopsia affidata dai pm al dottor Adriano Tagliabracci", anche se il caporalmaggiore non aveva nominato un proprio consulente: lo ha fatto solo il 26 maggio scorso, contestualmente alla scelta dei difensori, incaricando il prof. Lorenzo Varetto, dell'Università di Torino.

Di più, secondo Gionni, se per ipotesi il Gip disponesse l'incidente probatorio, i risultati di una nuova perizia sul cadavere di Melania si conoscerebbero non prima di due-tre mesi, mentre Tagliabracci sta per depositare a giorni l'esito della doppia autopsia, e al medico i pm hanno già formulato a suo tempo "tutti i quesiti riproposti dall'istanza dei difensori di Parolisi".

Per parte loro, Gennaro, Vittoria e Michele Rea - i familiari di Melania - hanno accolto la mossa del caporalmaggiore "con grande serenità. Hanno fiducia nella giustizia, e aspettano di conoscere la verità", assicura il legale.


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