Omicidio Rea, un giallo irrisolto diventato un caso nazionale

22 Agosto 2011   17:57  

Parla per la prima volta davanti ai giudici dal giorno del suo arresto il 20 luglio, Salvatore Parolisi, in carcere con l'accusa di aver ucciso la moglie Melania Rea.

Una deposizione spontanea di circa mezz'ora nell'ambito dell'udienza fiume di oggi davanti al collegio del tribunale del Riesame dell'Aquila, che entro domani si esprimerà sulla scarcerazione del caporal maggiore. servita alla difesa a smontare il teorema dell'accusa,

La corposa memoria difensiva, elaborata per smontare punto per punto il teorema accusatorio, si basa su tre punti chiave, l'ora della morte della donna, le tracce del Dna ritrovate sul cadavere e le celle telefoniche del cellulare di Melania.

Un omicidio, quello di Melania Rea, 29enne di Somma Vesuviana il cui cadavere fu ritrovato il 20 aprile nel bosco di Ripe di Civitella del Tronto, che resta un giallo con molte domande che ancora non trovano una risposta. Un caso nazionale, che continua ad attirare l'attenzione di tutti gli organi di informazione nazionali e locali. I riflettori, oggi, sono stati puntati sul tribunale dell'Aquila.

Nelle interviste Roberto Cusani ed Emiliano Giardina, consulenti della difesa, Giuseppe Caporale, giornalista La Repubblica e Gaetano Amici, giornalista Panorama.

servizio Marco Signori
riprese Diego Lepiscopo
montaggio Marialaura Carducci


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