Omicidio Rea: una super perizia per scagionare Parolisi

14 Febbraio 2012   10:08  

Una super perizia sull'ora della morte di Melania Rea che punta a scardinare la tesi dell'accusa. E' la mossa della difesa di Salvatore Parolisi: per gli avvocati del caporalmaggiore in carcere con l'accusa di aver ucciso la moglie, è fondamentale accertare con la massima certezza scientifica l’ora della morte che, così come stabilita dal medico legale Adriano Tagliabracci, è tra le 14.30 e le 15 del 18 aprile. E per la procura in quel momento il militare era nel bosco di Ripe con la moglie.

L'ipotesi della super perizia è lo scenario che si delinea all’orizzonte qualora il gip dovesse accogliere la richiesta di rito abbreviato, decisione rinviata dal giudice Marina Tommolini al 12 marzo. 

In quella data, infatti, trattandosi di un abbreviato condizionato ad una perizia, nel contraddittorio delle parti - pm, difesa e parte lesa - davanti all’imputato il giudice deciderà se concedere l’abbreviato condizionato ad una super perizia sull’ora della morte, così come chiesto dalla difesa del caporalmaggiore.

I legali di Parolisi chiedono anche nuove audizioni di due testi importanti. Il militare del Reggimento di Chieti che il 18 aprile era di sentinella a monte della strada provinciale tra Colle San Marco e il bosco di Ripe, cha sempre detto di non aver visto l’auto di Parolisi.

E uno dei ragazzi che tra le 14.30 e le 15.30 del 18 aprile erano in gita a Colle San Marco, l’autore delle fotografie scattate alle altalene del pianoro ascolano nell’ora in cui il marito di Melania sostiene di essere stato lì con la figlia. Foto, nelle quali Parolisi non c’è. Dato, che per i pm Davide Rosati e Greta Aloisi significa che la versione del caporalmaggiore, secondo la quale a quell’ora Melania era con lui sul pianoro e che qui l’ha vista per l’ultima volta mentre si allontanava in cerca di un bagno, è falsa.


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