Omicidio coniugi Del Vecchio, il sostituto procuratore chiede l'annullamento della sentenza

"Pena più severa e rispetto delle aggravanti"

05 Febbraio 2015   11:27  

Il sostituto procuratore della Procura di Vasto Enrica Medori ha deciso di scendere in campo contro la sentenza che, il 27 maggio dello scorso anno, condannò in primo grado Marco Del Vecchio per il duplice omicidio dei genitori Emidio ed Adele, rispettivamente di 72 e 68 anni.

Il magistrato ha infatti ufficialmente richiesto l'annullamento della sentenza, che ha visto la condanna del figlio a 20 anni di reclusione con rito abbreviato. Alla richiesta è stato allegato un dossier in cui a quanto risulta sono contestate le attenuanti generiche concesse all'uomo e sono viceversa ribadite le aggravanti.

In sostanza, dunque, il sostituto procuratore Medori ha chiesto lo svolgimento di un nuovo processo ed una condanna più severa, che tenga conto delle aggravanti. Lo stesso magistrato, circa un anno fa, in veste di pm nel processo aveva chiesto l'ergastolo con i primi 3 anni in isolamento, mentre il giudice aveva ritenuto Del Vecchio punibile a 30 anni (23 anni per l'omicidio del padre invalido e costretto su sedia a rotelle, 6 anni in continuazione per l'omicidio della madre e 6 mesi per lesioni ai carabinieri che lo arrestarono), poi appunto divenuti 20 tramite la scelta del rito abbreviato.

L'omicidio dei coniugi Del Vecchio avvenne la sera del 17 novembre 2012: i corpi dei due anziani vennero rinvenuti dalla figlia la mattina dopo trafitti da centinaia di coltellate , avvolti in coperte e nascosti sotto il loro letto. Il figlio Marco fu arrestato nel centro di Vasto alcune ore più tardi, in evidente stato confusionale.


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