Omicidio di Thomas: La Nonna Dura Contro Giornali e Giornalisti

19 Luglio 2024   17:20  

In una toccante dichiarazione pubblica, Olga Cipriani, nonna di Cristopher Thomas Luciani, il sedicenne ucciso il 23 giugno scorso al Parco Baden Powell di Pescara, ha difeso con forza sua figlia dalle accuse di abbandono. "Mia figlia non ha mai abbandonato Cristopher," ha affermato Olga. "Aveva solo 18 anni quando è rimasta incinta e, nonostante stesse terminando gli studi, ha deciso di tenere il bambino."

Olga ha spiegato le difficoltà affrontate dalla figlia come ragazza madre, sottolineando che la scelta di trasferirsi in Germania per lavorare è stata dettata dalla necessità, sapendo che il piccolo Cristopher sarebbe stato accudito amorevolmente dai nonni. "Ora mia figlia sta male," ha aggiunto, "e per questo motivo non ha potuto partecipare al funerale. È ricoverata e le sue condizioni sono peggiorate dopo la morte di Cristopher. Chiedo rispetto per lei e per la sua privacy."

Ringraziando i cittadini e le istituzioni, in particolare i sindaci di Pescara e Rosciano, Olga ha voluto chiarire alcuni aspetti riguardo alla Comunità d'accoglienza dove Cristopher viveva. "È stata una scelta condivisa con lui e con le assistenti sociali," ha detto la nonna. "Dopo alcune difficoltà iniziali, Cristopher aveva iniziato ad integrarsi, seguendo un corso di acconciatore e sognando di mettersi a lavorare una volta uscito."

La tragedia, causata da coetanei per un debito di droga, ha lasciato Olga con molte domande sulla crudeltà dell'atto. Per ricordare Cristopher, il prossimo 23 luglio a Rosciano, alle 19, si terrà una messa commemorativa seguita da una fiaccolata di giovani.

"Voglio fare qualcosa per loro," ha concluso Olga, "mettermi a disposizione, magari con un'associazione, per far capire ai giovani che la vita è molto di più di un telefonino e di quelle maledette droghe."


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