La verità è che quella di Chiodi è l’ammissione di un fallimento politico, amministrativo e persino contabile”. Lo afferma il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci.
“Chiodi avrebbe potuto ammettere l’ammanco nelle centinaia di dichiarazioni autocelebrative in cui trova il coraggio di attribuirsi meriti non suoi” spiega Paolucci, “ma oggi arriviamo al punto più basso della stagione di Chiodi. I cittadini e le imprese abruzzesi sono costretti a pagare le tasse più alte d’Italia a causa di un debito sanitario di cui non hanno il diritto di conoscere neppure l’andamento del piano di rientro. Ogni diritto alla trasparenza viene umiliato in nome di una strategia politica a questo punto fallita clamorosamente.
Ora Chiodi tiri fuori le carte, indichi il verbale in cui avrebbe segnalato la vicenda dei 40 milioni, dica a chi lo avrebbe segnalato e in quale sede. Siamo ancora in attesa del verbale del tavolo di monitoraggio del 14 dicembre e a tal proposito rassicuri gli abruzzesi che non ci sono altre sorprese in vista. Metta fine a questo periodo troppo lungo di monarchia assoluta attraverso i commissariamenti nella sanità e nella ricostruzione che negano ogni possibilità di partecipazione, dica con assoluta chiarezza come sono i conti della sanità che i cittadini pagano con la tassazione più alta d’Italia: la trasparenza non è un optional di cui può permettersi di fare a meno”.