Ordinanza 3837. Proroga delle tasse fino al 30 giugno 2010.

18 Gennaio 2010   10:22  

Dopo giorni di stallo e di preoccupazione, lo scorso 31 Dicembre il regalo di Capodanno per la popolazione dei 57 comuni del cratere è giunto.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi ha firmato l'ordinanza di proroga delle tasse fino a Giugno del 2010.

Il provvedimento riguarda residenti ed aziende dei comuni del cratere senza alcuna esclusione (al contrario di ciò che si temeva nelle more del provvedimento).

Nell'ordinanza, all'articolo 1 si legge " Nei confronti dei soggetti di cui all'art. 1, commi 1 e 2, dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3780 del 6 Giugno 2009, il termine di scadenza della sospensione degli adempimenti e dei versamenti tributari, nonché dei contributi previdenziali ed assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali, è prorogata al 30 Giugno 2010. Non si fa luogo al rimborso di quanto già versato....." Quest'ultima affermazione vuol significare che le ritenute sugli stipendi di Dicembre e sulle tredicesime sono oramai perduti.

Anche i pochi onesti che hanno pagato l'ICI entro la scadenza del 16 Dicembre non saranno rimborsati.

Interessante e importante è la proroga della gratuità dei trasporti pubblici ARPA sino al 31 Luglio e fino alla stessa data si potrà continuare a viaggiare in città gratuitamente (servizio AMA).

Occorre precisare però che la decisione ha in sé qualcosa di particolarmente bizzarro che ha causato forti risentimenti da una parte della popolazione. Rispetto alla situazione precedente (dal sisma del 6 aprile sino a dicembre 2009) sono escluse dal novero delle agevolazioni alcune corse dell'Arpa; così, ad esempio, il tratto Pescara-Roma non stop, il tratto Pescara- Napoli e soprattutto i tratti Villavallelonga-Avezzano-Roma, Lecce dei Marsi-Avezzano-Roma non sono più gratuiti.

Decisione assurda soprattutto perché ci sono molti Aquilani che dopo il sisma hanno preso casa nella Marsica, e, avendo figli che studiano a Roma, non hanno alcuna agevolazione come se non si trovassero ad affrontare le stesse difficoltà degli altri studenti viaggiatori che dimorano dal lato del mare.

La sensazione è che siano stati privilegiati gli Aquilani che hanno scelto la costa, perché in numero maggiore, abbandonando i concittadini che si sono trasferiti nell'entroterra.

 

Buona notizia anche per gli automobilisti, il bollo resterà in stand by fino al prossimo 30 Giugno.

I residenti del resto della provincia, nei cosiddetti paesi fuori dal cratere, dovranno tornare a pagare i bolli sospesi successivamente al 6 Aprile.

Parlando invece delle bollette in sospeso alla data del sisma, non è stata prevista alcuna proroga. Le nuove fatture dovranno essere pagate e le vecchie dovrebbero essere rateizzate in 24 tranches. Ma ancora di definitivo non si sa nulla.

In realtà, nelle settimane dopo il terremoto, ho provato a fare tutte le disdette, soprattutto per ciò che concerne Telecom ed Enel, (gas e luce), così ho avuto modo di parlare con i soliti gentilissimi e confusi ragazzi dei call center, i quali dopo aver digitato una marea di dati sul loro terminale mi hanno assicurato la bontà delle operazioni svolte, precisando ovviamente che la spesa sarebbe stata a mio carico. Sono ancora in attesa di un documento che mi dia conferma dell'accaduto. Mi chiedo ancora se le mie utenze siano ancora in atto oppure no!!!

Altro problema che si paventava e che solo oggi si sta effettivamente constatando è la mancanza di inquilini nelle C.A.S.E. assegnate. Il mio timore, manifestato negli articoli pubblicati subito dopo le prime assegnazioni, era che la maggior parte delle persone assegnatarie avrebbe utilizzato le casette come appoggio e non come reale dimora .

La polizia giudiziaria, dopo numerose denunce da parte degli Aquilani rimasti "senza casa e senza C.A.S.A.", ha deciso di iniziare un'indagine, facendo riferimento a quelle abitazioni le cui utenze necessarie di acqua, luce e gas sono ad oggi poco utilizzate o addirittura non fruite affatto.

Molte segnalazioni sono state rese anche da abitanti dei moduli abitativi soprattutto tra S. Antonio, Roio Poggio e S. Elia e riguardano la mancanza di famiglie nelle C.A.S.E. assegnate già da molto tempo.

Sicuramente si tratta di lavoratori che occasionalmente si fermano a dormire in città o peggio di persone che sono tornate ad abitare nella propria casa e non hanno rinunciato al pied à terre.

D'altro canto non ci vuole un genio per prendere gli elenchi delle case agibili o semiagibili e confrontarle con gli assegnatari del progetto C.A.S.E. ed ancora più vergognoso per noi aquilani onesti il confronto tra gli elenchi dei beneficiari dei contributi per l'autonoma sistemazione e gli assegnatari dei moduli abitativi.(Alcuni hanno avuto i moduli ma non hanno segnalato né restituito le 400 euro per componente il nucleo familiare del contributo).

A meno che L'Aquila non sia diventata, dopo il sisma, la città degli omonimi è evidente che i conti non tornano.

Spero che si faccia chiarezza su queste situazioni ambigue perché il reato configurabile è quello di truffa e più esattamente quello delineato nell'articolo 640 bis rubricato "truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche"che prevede la reclusione da 1 a 6 anni. Per cui sarebbe il caso di pensare bene a ciò che si fa e se alcuni miei concittadini non vogliono farlo per coscienza e per senso civico, lo facessero almeno per il timore delle dure conseguenze.

 

 

Francesca Aloisi

 


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