Ostetricia e ginecologia chiudono per ferie Penne

11 Agosto 2009   21:46  

Chiedono la revoca immediata del provvedimento che prevede la chiusura fino al 27 agosto del reparto materno-infantile dell'ospedale di Penne .

 

Sit- in di protesta dei sindaci di Penne e Loreto Aprutino e dei sindacalisti della Fials davanti alla sede della Regione di viale Bovio. Gli amministratori hanno chiesto un incontro con l'assessore regionale alla sanità, Lanfranco Venturoni. "La sospensione del reparto materno - infantile sta creando dei grandi problemi e preccupazone nel territorio vestino" ha detto il sindaco di Penne, Donato Di Marcoberardino preoccupato anche per la paventata chiusura del reparto otorino-oculistico ha aggiunto "'Il provvedimento sta creando una serie di disservizi nella nostra comunita'. Ci sono donne che devono partorire, che hanno programmato il parto in questo periodo e si ritrovano a dover andare in un altro ospedale. Noi non ravvisiamo i motivi per questa decisione perche' il personale medico e anche paramedico c'e'. La Asl dunque - conclude il primo cittadino -deve farsi parte attiva e revocare questo provvedimento ci sembra ingiusto'. Il sindaco di Loreto Aprutino , Bruno Passeri, chiede all'assessore Venturoni che sia garantito "un maggiore funzionamento di tutta la sanità vestina". "Distretti e ospedali - ha sottolineato Passeri - non possono funzionare solo quando sono disponibili i medici. L'assessore Venturoni, in occasione di una sua visita a Penne, - ha proseguito il sindaco - ci aveva assicurato che l'ospedale non solo non sarebbe stato toccato, ma addirittura che sarebbe stato potenziato. La chiusura del reparto materno infantile ora non è certamente la migliore risposta che si potesse dare". Per Gabriele Pasqualone, rappresentante della Fials e consigliere comunale a Penne, occorre l'intervento immediato delle istituzioni in quanto la chiusura del punto nascita "porterà danni a tutta la zona vestina" e soprattutto metterà in pericolo la salute delle mamme che devono partorire, costrette a recarsi in altri ospedali, distanti anche oltre un'ora. A detta di Pasqualone, inoltre, la struttura non poteva essere chiusa, essendo inserita nelle liste dei Lea. In attesa di parlare con Venturoni, al momento amministratori comunali e sindacalisti stanno incontrando, presso la sede pescarese della Regione, la presidente della Commissione regionale Sanità, Nicoletta Verì.


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