Ostie allucinogene: interviene anche l'Arcidiocesi di Campobasso-Bojano

24 Febbraio 2012   06:59  

"Bisogna rispettare il sacro in quanto tale e questo vale anche a chi non crede"

L’Arcidiocesi di Campobasso-Bojano, l’Ufficio Diocesano per le Comunicazioni Sociali e l’Ufficio Stampa diocesano, smentiscono categoricamente quanto appreso sui quotidiani regionali e nazionali, in quanto la fonte della notizia (Abruzzo 24 quotidiano on line) diffusa ampiamente anche a livello nazionale evidenziandone un chiaro attacco verso la Chiesa Cattolica con speciali e “Forum” esclude ogni attendibilità.

Nella diocesi di Campobasso-Bojano non esiste alcuna Chiesa del Santo Spirito né un parroco di nome don Achille e di conseguenza il fatto non sussiste. “Bisogna rispettare il sacro in quanto tale e questo vale anche a chi non crede”.

L’Addetto Stampa


La notizia ripresa dalla diocesi

Secondo Abruzzo 24 degli azzimi contaminati creano il panico in una chiesa di Campobasso: Don Achille, parroco a Campobasso, ha passato, è il caso di dirlo, davvero un brutto quarto d’ora. Dopo aver distribuito la comunione ai fedeli, li ha visti letteralmente dare di matto. Come ci spiega Abruzzo 24, pare che l’ostia consacrata e distribuita dal sacerdote fosse contaminata, ed era diventata praticamente LSD.

SCACCIATE IL DEMONIO!


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